25 Aprile 2024 18:58

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25 Aprile 2024 18:58

INDAGINE “ANIMALI IN CITTÀ”. LEGAMBIENTE BOCCIA LA PROVINCIA DI IMPERIA CON UN PUNTEGGIO DEFINITO PESSIMO/ TUTTI I DATI

In breve: Animali in Città è l’indagine di Legambiente che valuta le performance che Comuni capoluogo di provincia e Aziende sanitarie locali dichiarano di offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione

JTHGAnimali in Città è l’indagine di Legambiente che valuta le performance che Comuni capoluogo di provincia e Aziende sanitarie locali dichiarano di offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione e, in generale, per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici.

Per quanto riguarda la Liguria è emerso che nel 2014 con una popolazione di 1.591.939 si accompagnava una popolazione “canina” di 137.779 andando così a creare la stima di 1 cane ogni 11,6 abitanti.

Il IV rapporto nazionale di Legambiente Animali in Città avvia una nuova fase, positiva e propositiva, aprendosi alla collaborazione con diversi e qualificati soggetti istituzionali e sociali, tutti fondamentali protagonisti del complesso mondo di relazioni e interazioni oggi esistenti tra persone ed animali da compagnia: dal Ministero della Salute all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, dalla Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici Veterinari Italiani all’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana. Una collaborazione ed una sinergia che si pone nel solco di un ambizioso obiettivo: contribuire a trovare, nel rispetto di economicità, efficienza e qualità della pubblica amministrazione, soluzioni attente al benessere animale, al rispetto della civile convivenza e alle plurali esigenze relative ai servizi offerti al cittadino ed agli amici a quattro zampe.

Crescono, infatti, significativamente in Italia numero e specie animali che vivono con l’uomo in un rapporto prevalentemente e/o esclusivamente d’affezione e da compagnia e, quindi, l’esigenza di aree urbane a dimensione dei cittadini e dei loro amici a quattro zampe e, con l’estendersi del territorio urbanizzato verso aree rurali. Nell’ultimo anno sono in forte crescita gli  episodi di avvelenamento, anche in contesti urbani e periurbani, con una stima per tutta Italia di oltre 14.000 casi di bocconi avvelenati sparsi nel territorio nel corso del 2013.

PUNTEGGI OTTENUTI DAI COMUNI CAPOLUOGO E LE RELATIVE PERFORMANCE. Liguria, Imperia 9,5 (pessimo)

PUNTEGGI OTTENUTI DALLE AZIENDE SANITARIE E LE RELATIVE PERFORMANCE. Liguria, Imperia NR (negativo per assenza di risposta)

PUNTEGGI OTTENUTI PER QUATTRO MACRO AREE LIGURIA, IMPERIA

  • Quadro delle Regole (rappresentato dai regolamenti comunali e dalle ordinanze sindacali che implementano e/o rafforzano la normativa vigente e/o articolano nuove e vecchie esigenze dei cittadini in ambito comunale) 0 su 28*
  • Risorse/Risultati (Risorse economiche impegnate e risultati rispetto ad alcuni degli aspetti con maggior ricaduta su cittadini e pubblica amministrazione) 2 su 25
  • Organizzazione/Servizi (Organizzazione delle strutture e dei servizi offerti ai cittadini) 4,5 su 25
  • Controllo (Controlli, loro organizzazione ed efficaci) 3 su 25

Teoricamente la gran parte dei Comuni e delle Aziende sanitarie dovrebbe essere in condizioni di dare buone se non ottime risposte alle esigenze dei cittadini e dei nostri amici pelosi, piumosi o squamati, invece tra i Comuni raggiungono una performance sufficiente, ossia almeno 30 punti su 100, 30 città sulle 85 che hanno risposto, pari al 35% del campione, mentre hanno una performance buona, ossia almeno 40 punti su 100, solo 3 città (Modena, Ferrara e Verona) su 85, un modesto 3,5%, e infine solo 2 città (Terni e Prato) superano i 50 punti su 100, ossia il 2,5% e quindi ha una performance ottima.

Tra le Aziende sanitarie raggiungono una performance sufficiente, ossia almeno 30 punti su 100, 22 aziende sanitarie su 74 che hanno risposto, pari al 30% del campione, mentre hanno una performance buona, ossia almeno 40 punti su 100, 13 aziende sanitarie (Asur 3 Macerata, Asur 1, Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Firenze, Brescia, Asti, Roma G, Mantova, Milano, Ausl Umbria 2, Como, Bergamo, Lecco), pari al 17,5% del campione, ed infine solo 1 azienda sanitaria (Napoli 1 Centro) supera i 50 punti su 100, ossia poco più dell’1% del campione, e quindi ha un performance ottima.

Al punteggio totale così ottenuto da ciascun Ente è stata abbinata una valutazione complessiva della performance realizzata e, a seconda del punteggio raggiunto, queste le risultanti performance assegnate ai singoli Enti:
– assenza di risposta → performance negativa (per mancanza di informazione)
– punteggio da 0 a 9,9 → performance pessima
– punteggio da 10 a 19,9 → performance scarsa
– punteggio da 20 a 29,9 → performance insufficiente
– punteggio da 30 a 39,9 → performance sufficiente
– punteggio da 40 a 49,9 → performance buona
– punteggio da 50 a 69,9 → performance ottima
– punteggio da 70 a 103/100 → performance eccellente

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