16 Aprile 2024 10:36

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16 Aprile 2024 10:36

IMPERIA. APPALTO RIFIUTI, LA TRADECO PROPONE AL COMUNE LA RESCISSIONE CONSENSUALE. NEL FRATTEMPO MEZZI FERMI PERCHÈ SENZA GASOLIO/I DETTAGLI

In breve: Una proposta che il Comune valuterà nei prossimi giorni, tanto che è stata programmata una riunione per la metà della prossima settimana tra i vertici della Tradeco, tecnici e amministrazione Capacci.

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IMPERIA – La Tradeco fa dietrofront. Dopo aver respinto alcuni mesi fa la proposta del Sindaco Carlo Capacci di rescissione consensuale del contratto, la stessa società pugliese ha inviato una lettera al Comune di Imperia proponendo la rescissione consensuale del contratto di appalto per la gestione rifiuti. Una proposta che il Comune valuterà nei prossimi giorni, tanto che è stata programmata una riunione per la metà della prossima settimana tra i vertici della Tradeco, tecnici e amministrazione Capacci.

Un cambio di rotta, quello dell’azienda pugliese, dovuto anche alle penali salatissime applicate dal Comune di Imperia nel 2014 e nei primi mesi del 2015. In totale circa un milione di euro. Nel dettaglio, 811 mila euro nel 2014 e 182.640 euro nei primi due mesi del 2015. La risposta dell’amministrazione Capacci è tutt’altro che scontata. Solo la prossima settimana si saprà qualcosa di più sulla posizione del Comune di Imperia che attende un confronto con i legali e con il dirigente del settore ambiente.

Ma cosa succederà in caso di rescissione consensuale? Innanzitutto si scongiurerebbero eventuali ricorsi, con una battaglia legale che rischierebbe di prolungare all’infinito il contenzioso.

D’altra parte, però, non sarà una separazione indolore, in quanto verrà comunque chiamato in causa il Tribunale che stabilirà, con consulenza tecnica, il risarcimento danni equo per entrambi i soggetti coinvolti, Comune di Imperia e Tradeco. Nel frattempo, il servizio di raccolta rifiuti prosegue a singhiozzo. Il Comune di Imperia si è trovato costretto a pagare gli stipendi ai dipendenti, sostituendosi alla Tradeco, e i rapporti tra l’azienda pugliese e i fornitori si fanno sempre più tesi. È di oggi la notizia che molti mezzi per la raccolta rifiuti sono rimasti a “secco” nella sede di Barcheto per via del mancato rifornimento di gasolio.

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