16 Aprile 2024 20:46

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16 Aprile 2024 20:46

ANTONELLO RANISE – COORDINATORE FI IMPERIA – SULLA VICENDA CARIGE: “Il metodo usato è stato quello del manuale Cencelli, con una buona dose di arroganza, di ipocrisia, di opportunismo ipocrita”

Ranise quadrata

Il coordinatore di FI di Imperia, Antonello Ranise, interviene nel merito della vicenda Carige che in questi giorni ha catalizzato l’attenzione dei media.

“Vale la pena di spendere due parole sulle recenti nomine della Fondazione Carige, e soprattutto sui relativi commenti alquanto strampalati registrati in questi giorni (fine di un “sistema”, il vento è cambiato etc. etc.).

Vorrei fosse chiaro che non è certo un problema di nomi, senz’altro stimabili, ma di metodo e di comunicazione. Non mi rivolgo qui agli addetti ai lavori, che sanno molto bene come si svolgano certe trattative anche se spesso fanno finta di non saperlo, ma ai comuni cittadini che dalla Carige si aspettano trasparenza e concreto impegno per il territorio.

Quello che è avvenuto, con buona pace del sindaco Capacci, che evidentemente anche dall’estero è riuscito a seguire attentamente la vicenda, contrariamente ad altre criticità (caso Tares su tutti), è una delle tante operazioni digestione dei posti di sottogoverno, un genere di attività in cui questa amministrazione, devo riconoscerlo, si sta distinguendo egregiamente.

L’occupazione sistematica dei gangli del potere fa parte, come già più volte da noi evidenziato, di una precisa strategia guidata dal PD genovese per mezzo di alleanze costruite scientificamente (nella nostra città, ma non solo) e finalizzate alla creazione di nuovi assetti politici sul territorio. Anche organi si stampa non certo vicino a Forza Italia, non hanno potuto non rilevare come si sia trattato di una sorta di mercato delle vacche, e che come sia impossibile non notare (testuale) “che consiglieri di indirizzo…siano stati ricompensati con incarichi negli organi della Fondazione”.

Nulla di illecito, beninteso, ma credo che tutti i cittadini si stiano rendendo tristemente conto come il famoso cambiamento di vento fosse una delle tante mistificazioni a cui molti in buona fede hanno creduto (o meglio, se il vento è cambiato, è cambiato in peggio). Al netto di annunci tanto strombazzati di nomine “super partes”, di alto profilo tecnico e via discorrendo, sia a livello genovese (dove il neo-presidente è notoriamente targato PD), sia periferico, il metodo usato è stato quello del manuale Cencelli, con una buona dose di arroganza, di ipocrisia, di opportunismo ipocrita. Questa è la realtà dei fatti, il resto è fuffa”.

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