20 Aprile 2024 00:46

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20 Aprile 2024 00:46

IMPERIA. L’ANALISI SULL’ASL 1 IMPERIESE DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL FP TIZIANO TOMATIS / DETTAGLI

In breve: "Le difficoltà cui versa la Sanità imperiese nell'erogare un efficiente servizio al cittadino è oramai evidente a chiunque, la crisi e di conseguenza i tagli hanno di fatto imposto una razionalizzazione importante di tutte le risorse fino a ieri disponibili.

 

CGIL SANITÀ

“Le difficoltà cui versa la Sanità imperiese nell’erogare un efficiente servizio al cittadino è oramai evidente a chiunque, la crisi e di conseguenza i tagli hanno di fatto imposto una razionalizzazione importante di tutte le risorse fino a ieri disponibili. Questa però non può essere la scusante dell’immobilismo generale nel far fronte alle criticità, perché sarebbe troppo comodo ma per nulla efficacie gestire come se tutto funzionasse”. A scrivere è il Segretario Generale CGIL-FP Imperia Tiziano Tomatis.

Partendo da Ventimiglia per arrivare ad Imperia la situazione è la stessa, ritroviamo servizi territoriali che in carenza di personale e di mezzi adeguati devono far fronte alle richieste sempre maggiori al domicilio dei pazienti, il Punto di Primo Intervento e i Pronto Soccorsi sono al collasso, nessuna implementazione è stata messa in campo per affrontare la realtà estiva che di fatto triplica le richieste di cura, i reparti di medicina, di fisiatria, di malattie infettive, di neurologia, di ginecologia, di endoscopia con ridotto numero di personale costretti a lavorare nei giorni di riposo o di ferie, tralasciando le effettive competenze e sopperendo a tutte le carenze aziendali, con conseguenti disagi a operatori e utenza.

Da qui emerge uno stato di confusione e di incapacità gestionale e organizzativa, nessuna scelta fatta ha prodotto risultati volti all’efficienza ma ha soltanto aggravato la già drammatica situazione dei lavoratori e conseguentemente degli utenti. Scelte non condivise, pensate la sera e attuate il giorno dopo senza valutare le finalità e non avendo in chiaro neppure a che cosa andare incontro. Si continua a spostare il personale da un posto ad un altro per coprire le carenze, senza dare concretezza e affidabilità al riordino sanitario. Così come le iniziative volte ai “finti accorpamenti” o a spostamenti emblematici di reparti da una città ad un’altra. Ma è sbalorditivo che nonostante gli evidenti errori che si sono fatti si continui su questa strada paventando al cittadino che, non è vero che ci siano lunghe liste d’attesa, e che tutti i servizi dell’Asl sono rinnovati e hanno ampliato le competenze, ma soprattutto che le nuove scelte sono indirizzate ad una riorganizzazione efficiente. E d’altro canto rivolgendosi ai lavoratori, si ripete che la situazione contingente è estremamente delicata e pertanto si rendono necessari ordini di servizio per rimpiazzare gli assenti o le mancate assunzioni.

Questa è una storia che va avanti da troppo tempo e le motivazioni addotte non reggono più. Anche ambulatori importanti, come l’Oncologia ad esempio, sono minati da riorganizzazioni “illusorie” destinate solo al recupero di personale e non al servizio da erogare. Queste iniziative unilaterali non condivise e senza una reale e concreta informazione neppure ai soggetti coinvolti, porteranno essenzialmente ad un ridimensionamento delle prestazioni anche e soprattutto nel merito della qualità. Non per ultimo le assunzioni di personale che continuano ad essere rimandate con la scusa delle deroghe regionali, mentre altre Amministrazioni Sanitarie in questa Regione chiedono e ottengono numeri importanti di lavoratori. Come mai? Forse l’ASL 1 Imperiese non rientra nei confini liguri.

La CGIL-FP ha da sempre rappresentato questo scenario devastante in cui si ritrova oggi la sanità imperiese, da sempre ha richiesto interventi al miglioramento delle condizioni di lavoro e una riorganizzazione reale e decisa, senza guardare gli orticelli personali ma volta ad una maggior efficienza verso l’utenza e maggior sicurezza e serenità per i lavoratori, da sempre ha invitato la Dirigenza ad assumersi le proprie responsabilità e ad agire per il mandato affidato nel rispetto e nel merito della Salute al cittadino.

I denari che si spendono sono patrimonio pubblico e come tali devono essere impegnati al servizio sanitario e non sperperati in affitti stratosferici e/o programmazione di “fasulli” progetti riorganizzativi, o incentivazioni sproporzionati al lavoro svolto e irrispettosi nei confronti non solo dei lavoratori ma della cittadinanza tutta. Oggi la risposta aziendale è che nulla si può fare, perchè la Regione blocca ogni iniziativa, ma la CGIL-FP non ci sta, e rivendica il diritto costituzionale alla salute per tutti i cittadini e il benessere organizzativo dei lavoratori, ed esorta la Dirigenza dell’ASL e la parte Politica, ognuno per quanto di competenza, ad affrontare congiuntamente e con estrema urgenza la gravissima situazione sanitaria imperiese.

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