29 Marzo 2024 15:09

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29 Marzo 2024 15:09

REGIONE LIGURIA. IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE. DAVIDE MAZZOLA (CNA):”NON ESISTE NESSUNA TASSA SUI CONDIZIONATORI” /I DETTAGLI

In breve: Forte smentita da parte di CNA Liguria circa una fantomatica tassa che il Governo starebbe varando per colpire coloro che installano impianti di climatizzazione.

cna climatizzatore

Forte smentita da parte di CNA Liguria circa una fantomatica tassa che il Governo starebbe varando per colpire coloro che installano impianti di climatizzazione.

Si tratta di vero e proprio terrorismo mediatico che rischia di creare danni non solo agli utenti presenti e futuri ma anche agli operatori del settore.” – afferma Davide Mazzola, Presidente regionale CNA Impianti della Liguria commentando la notizia di un “tassa sull’aria fresca”, lanciata da un paio di associazioni dei consumatori, che sta circolando in questi giorni di calura estiva.

“ Ma non basta solo questa bufala” prosegue il Presidente regionale della CNA impianti – “ Si parla anche di aumenti dei costi di manutenzione degli impianti di riscaldamento a carico delle famiglie che arrivano anche al 100%, mentre ormai da anni gli operatori si stanno impegnando a non variare tali spese proprio a ragione della grave crisi che ha colpito tutti, compresi gli imprenditori che lavorano nel settore dell’installazione e della manutenzione degli impianti idro termici che in Liguria sono circa 3.000 con 6.500 addetti”.

“Non esiste nessuna tassa sui condizionatori” ripete con determinazione il Presidente Mazzola che conclude – “Semplicemente, come ha precisato il ministero dello Sviluppo Economico, gli impianti di condizionamento superiori ai 12 KW, quindi i grandi impianti che servono a raffreddare ambienti di oltre 160 metri quadri sono soggetti a controlli periodici per garantire l’efficienza energetica e la sicurezza. Si tratta soprattutto di condominii (con impianti centralizzati), ristoranti, alberghi etc. che devono dotarsi di libretto d’impianto e manutenzione mentre per la maggior parte dei condizionatori domestici e per quelli alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili, quest’obbligo non esiste.”

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