19 Aprile 2024 14:13

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19 Aprile 2024 14:13

SHOW DI GROSSO IN CONSIGLIO COMUNALE: “Il Comune chiuso si è visto solo in Argentina. Sindaco, il Prefetto non è il suo capo, il suo capo è la gente che l’ha votata” /VIDEO

Gianfranco Grosso

“Io sono stupito, ma non dal fatto che lei sia andato in America, ma stupito dal fatto che lei non si sia reso conto della gravità della situazione che non ha investito solo Imperia ma tutta Italia, ma la situazione di disagio è causata da 30 anni di malgoverno.
Abbiamo davanti una società frustrata che ha sostituito la speranza alla rabbia, ma non dobbiamo dimenticare che queste cose nella storia l’abbiamo già vista, non dobbiamo dimenticare che il nazismo è nato da poche persone che agitavano da persone frustrate dal disagio sociale che hanno spinto su qualunquismo e populismo che ha permesso di prendere il paese con la massa della popolazione frustrata. 
La massa delusa che non credeva più nelle istituzioni e quel tempo là i partiti e le forze pubbliche facevano un passo indietro come oggi. Le persone sono state strumentalizzate da quelle forze eversive che avevano un disegno diverso. Dobbiamo preoccuparci perchè stiamo vivendo un momento simile dove la corruzione non esiste solo perchè gli italiani sono ladri, ma perchè i partiti non hanno più le regole. Bisogna rispondere alla piazza, mettere in un angolo le forze eversive che lavorano in una piazza.
Abbiamo visto situazioni strane, abbiamo visto forze dell’ordine titubanti, forze dell’ordine non sufficientemente disposte a limitare certi atteggiamenti. Abbiamo visto a Imperia un sindaco che non c’era per i suoi motivi, un Prefetto che non c’era però c’era, un Questore che non c’era però c’era e senza caos, senza situazioni devastanti i cittadini che avevano la rabbia hanno bloccato cittadini silenti che tutti i giorni vanno a lavorare.
Era la rabbia della gente contro la gente e noi istituzioni dovevamo essere lì. Ecco perché signor sindaco lei doveva essere lì, ecco perché signor sindaco lei doveva prendere l’aereo e venire subito, ecco perché lei signor sindaco non doveva chiedere al Prefetto quello che doveva fare, il Prefetto non è il suo capo, il suo capo è la gente che l’ha votata, sono le migliaia di elettori che l’hanno votata.  Il Comune chiuso si è visto solo in Argentina, lei doveva essere davanti a quella gente, perché lei non è un capo al comando lei è un organo costituzionalmente previsto e doveva essere presente a parlare e discutere e doveva dirci cosa è successo.
La violenza è anche psicologica e quella è una forma eversiva lenta strisciante pericolosa peggio di altri tipi di violenza. Oggi posso parlare così perché fino a oggi non ho detto niente, mantenendo un atteggiamento di responsabilità di silenzio senza strumentalizzare, però glielo devo dire, lei ha sbagliato lei Sindaco se ha problemi nell’azienda poteva mandarci un amministratore delegato o il direttore, ma lei doveva tornare in fretta e stare qui. E’ troppo facile mettersi la giacca di responsabilità, ma non proteggere le istituzioni. Bisogna essere coerenti, responsabili ed è per questo che l’accuso, lei risponde davanti alla sua coscienza a se stesso e davanti ai suoi cittadini”.

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