20 Aprile 2024 11:11

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20 Aprile 2024 11:11

IMPERIA. MIGRANTE CON NEONATO CHIEDE L’ELEMOSINA SOTTO I PORTICI A ONEGLIA. STRIGLIATA DALLA POLIZIA MUNICIPALE E POI…/ LA STORIA

In breve: I cronisti di ImperiaPost si sono messi alla ricerca della donna per capire da dove venisse e perché fosse costretta a chiedere l'elemosina sotto portici con il figlio di pochi mesi quasi a contatto con il pavimento.

migrante

IMPERIA – È ospite della cooperativa “Jobel” che gestisce una struttura nel comune di Lucinasco, la giovane donna nigeriana che, questa mattina, è stata segnalata da alcuni lettori alla nostra redazione intenta a chiedere l’elemosina sotto i portici di via Della Repubblica prima, e, successivamente, in via Bonfante, dopo che la Polizia Municipale l’ha invitata ad andarsene.

La cosa che ha colpito i passanti, molti dei quali si sono fermati a darle un aiuto concreto, è la presenza del figlio di soli pochi mesi che la donna teneva in braccio. I cronisti di ImperiaPost si sono messi alla ricerca della donna per capire da dove venisse e perché fosse costretta a chiedere l’elemosina sotto i portici con il figlio di pochi mesi quasi a contatto con il pavimento. In pochi minuti la donna è stata rintracciata sotto i portici di via Bonfante seduta a terra appoggiata ad uno dei pilastri dei portici. Una volta avvicinata ha raccontato di essere nigeriana e di essere ospite nella comunità “Jobel” nel comune di Lucinasco.

“Mio marito – racconta la donna –  è rimasto in Nigeria, io sono qua con mio figlio per cercare una vita migliore. Ho attraversato il Mediterraneo con un barcone passando dalla Libia e arrivando sulle coste della Sicilia. Voglio restare in Italia ma andrebbero bene anche la Germania o la Francia. Nel mio Paese la vita è difficile e qua spero di ricominciare una nuova vita”.

Mentre stiamo parlando con la donna veniamo avvicinati da due giovani africani (uno della Costa d’Avorio e l’altro del Gambia), uno dei quali è un mediatore culturale, che hanno rimproverano la donna invitandola a tornare con l’autobus a Lucinasco dove la cooperativa – ci spiegano – “fornisce ai migranti tutto ciò di cui hanno bisogno e questo tipo di comportamento non fa altro che alimentare il razzismo che c’è nei loro confronti”.

Una vera e propria strigliata alla donna che con il bambino in braccio aveva smosso non poche persone che sono intervenute per darle anche un contributo economico. “È la prima volta che viene a Imperia a chiedere l’elemosina e sarà anche l’ultima, ci sono delle regole, se si ha bisogno di qualcosa lo si chiede agli operatori non si va a chiedere l’elemosina con un bambino piccolo in braccio”.   

La donna è stata accompagnata alla fermata dell’autobus e sarà scortata fino alla comunità dove la aspetta un’altra sonora ramanzina. 

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