29 Marzo 2024 16:47

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29 Marzo 2024 16:47

MOLINI DI PRELÀ. SABATO 19 SETTEMBRE SI TERRÀ LA SOSTITUZIONE DEL CIPPO DEDICATO AI PARTIGIANI ALDO ACQUARONE E CARLO MONTAGNA /I DETTAGLI

In breve: Il ritrovo, per coloro che parteciperanno attivamente, attraverso un percorso destinato a buoni e robusti camminatori, al trasporto della nuova lapide nel luogo dove furono uccisi i due Partigiani, è previsto a Molini di Prelà alle ore 8.30 di sabato 19 settembre.

collage cippo

Importante iniziativa nella giornata di sabato 19 settembre a Molini di Prelà. I famigliari di Aldo Acquarone all’epoca noto col nome di battaglia “Alpino” e di Carlo Montagna detto “Milan” comandante della 4° Brigata F. Guerrini, hanno espresso il desiderio di sostituire la lapide a ricordo dei due Partigiani.

Il ritrovo, per coloro che parteciperanno attivamente, attraverso un percorso destinato a buoni e robusti camminatori, al trasporto della nuova lapide nel luogo dove furono uccisi i due Partigiani, è previsto a Molini di Prelà alle ore 8.30 di sabato 19 settembre.

L’Associazione Gruppo Ecologico Partigiani Val Prino esprime il proprio ringraziamento nei confronti dell’Amministrazione di Molini di Prelà per il fattivo contributo offerto per la concretizzazione di questo evento della “memoria”.

Intorno alle ore 12,30 è prevista una visita al monumento dedicato a tutti coloro che persero la vita in quel triste passaggio storico, monumento situato in località Inicùni Villa Talla, frazione del Comune di Molini di Prelà.

“E’ opportuno – dichiara Giuseppe “Beppe” Franciosi Presidente del gruppo Ecologico Partigiani della Val Prino – avere in tempo utile le conferme di partecipazione (contattando il 328/1745846) per organizzare al meglio l’evento. La presenza sarà importante per spazzare via con i fatti coloro che denigrano la Resistenza, anche all’interno delle istituzioni locali”.

Collegandosi al seguente link è consultabile la lettera scritta dal fratello di Aldo Acquarone, il quale sarà presente all’iniziativa. Il mio invito – conclude Franciosi – è di leggerla attentamente e trarne spunto. Si comprende bene come dei ragazzi si trovarono ad un bivio e scelsero la strada giusta, subendo fame, freddo, umiliazioni di ogni sorta, ripercussioni sulle famiglie, le malattie e la tortura oltre alla morte certa in caso di cattura e lo scempio dei loro cadaveri”.​

 

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