19 Aprile 2024 11:24

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19 Aprile 2024 11:24

TRUFFATO DUE VOLTE IN POCHI MESI. L’ODISSEA DI UN 47ENNE COMMERCIANTE IMPERIESE: “NON CI SI PUÒ FIDARE DI NESSUNO”/LA STORIA

In breve: L’odissea del commerciante di Imperia comincia qualche tempo fa, quando firma un contratto con la società "Index Europea" per la fornitura di servizi come scommesse, vendita biglietti per eventi e ricariche telefoniche. I

usura finanza

“Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” è il detto che più si addice alla vicenda che vede coinvolto M.C. 47 anni, commerciante imperiese, che ha contattato ImperiaPost chiedendo che la sua storia fosse resa pubblicaperché le persone devono stare attente, devono prendere coscienza che non ci si può fidare, nemmeno degli amici.”

L’odissea del commerciante di Imperia comincia qualche tempo fa, quando firma un contratto con la società “Index Europea” per la fornitura di servizi come scommesse, vendita biglietti per eventi e ricariche telefoniche. Il servizio ha un valore di 6600 euro, e può essere finanziato, dopo un anticipo in contanti, con un finanziamento pagabile in 12 rate da 530€.

I servizi però non verranno mai erogati con regolarità , spesso non si potranno proprio usare, nonostante i pagamenti vengano richiesti con cadenza regolare, con minacce di iscrizione alla “Centrale Rischi” con il serio pericolo di risultare come cattivi pagatori. Fioccano denunce, le società del gruppo Index vengono multate per oltre 300 mila euro per pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette e nel 2014 arriva il fallimento.

M.C. ha però subito un ingente danno economico, e si rivolge allora ad un “caro amico”, 47 anni, faccendiere imperiese con svariate vicende giudiziarie alle spalle, chiedendogli consulenza perché “guardando i contratti – dice il commerciante imperiese – ho visto che i tassi di interesse erano da usura.”

L’amico gli offre allora aiuto per le pratiche per l’ottenimento del risarcimento dal fondo per le vittime di usura. Tramite la sua società, chiede al commerciante 500€ + iva per produrre un fascicolo da depositare per la denuncia e due assegni da circa 1000 € a garanzia, da incassare a lavoro ultimato e rimborso ottenuto . “O almeno, questi dovevano essere gli accordi” dice M.C.

Invece, nonostante fosse stato prodotto solo il fascicolo per la denuncia, ma ancora non fossero arrivati i soldi dal fondo, “l’amico” ha comunque incassato uno degli assegni da 1000 euro. Una violazione degli accordi che ha portato il commerciante a decidere di adire le vie legali. A ImperiaPost M.C. ha detto: “Quel che mi delude è il fatto di aver dato fiducia prima a una società che sembrava seria e professionale e poi a questa persona, con la quale avevo condiviso anche qualche serata di allegria, se fosse stato in difficoltà bastava dirlo, ci saremmo dati una mano reciprocamente. La mia rabbia è dovuta proprio al modus operandi e al modo in cui ha tradito la mia fiducia. Purtroppo con grande rammarico dovrò adire le vie legali, cosa che mi dà molto fastidio, anche perché le ho provate davvero tutte per risolvere la situazione, ma è stato sempre un continuo negarsi e mancare agli appuntamenti dati. Ora mi vedo nella condizione di essere stato fregato due volte.”

M.C. spera che la sua storia possa servire come monito per tutti.

 

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