28 Marzo 2024 17:17

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28 Marzo 2024 17:17

LIGURIA. LEGNAME SPIAGGIATO. LA GIUNTA APPROVA LA DELIBERA PER BRUCIARLO SUL POSTO SENZA ATTENDERE L’ORDINANZA DELLA PROTEZIONE CIVILE /ECCO COME SI DEVE FARE

In breve: Il materiale ligneo deve essere separato da altri materiali di origine antropica ( ad esempio carta, plastica, gomme ecc.), che dovrà essere gestito nel rispetto della normativa sui rifiuti, nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani;

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Genova. La giunta della Regione Liguria ha approvato le “Linee guida per la combustione del materiale ligneo depositato sulle aree demaniali”

La presente linea guida trova applicazione per la gestione di materiale ligneo depositato su aree demaniali presenti in territori nei quali si siano verificati eventi calamitosi. Non costituiscono attività di gestione dei rifiuti, ai sensi dell’art. 183 comma 1 lett. n), le operazioni di prelievo, raggruppamento, cernita e deposito preliminare alla raccolta di materiali o sostanze naturali derivanti da eventi atmosferici e meteorici ivi incluse mareggiate o piene, anche ove frammisti ad altri materiali di origine antropica, effettuate nel tempo tecnico strettamente necessario presso il medesimo sito quale detti eventi li hanno depositati. Le operazioni finalizzate a separare il materiale ligneo dagli altri materiali sono pertanto escluse dalla disciplina dei rifiuti, e tutte le successive operazioni gestionali del legname ottenuto saranno riferibili a quelle di materiali vegetali ai sensi dell’art. 185 c1 lett. f) del D.Lgs. 152/06, se svolte nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

– il materiale ligneo deve essere separato da altri materiali di origine antropica ( ad esempio carta, plastica, gomme ecc.), che dovrà essere gestito nel rispetto della normativa sui rifiuti, nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani;

Per quanto riguarda le modalità gestionali da attuare a seguito di eventi calamitosi, deve essere innanzitutto verificata la possibilità di una messa a disposizione del materiale ligneo ai privati cittadini, ai fini della combustione in impianti termici civili, ai sensi d quanto riportato dalla nota ISPRA n 1128 del 9/1/2014 previa verifica, da parte degli organi di polizia municipale, dell’assenza di materiale estraneo. Qualora la precedente opzione non risulti risolutiva, i materiali lignei selezionati potranno essere inviati a impianti autorizzati al trattamento di biomasse. Infine come ultima possibilità potranno essere utilizzate le seguenti modalità per la combustione di materiale ligneo depositato su aree demaniali presenti in territori per i quali sia stato dichiarato lo stato d’emergenza tipo b (livello provinciale e regionale) e tipo c (livello nazionale) secondo quanto previsto dalla L.225/1992.

a) Tipologia di materiale ligneo ammesso alla combustione:

– deve essere privato da tutto il materiale estraneo (carta, plastica, gomme ecc.) che dovrà essere
– non deve contenere materiale legnoso lavorato o con evidenti segni di inquinamento. Qualora sia presente tale materiale dovrà essere allontanato e gestito nel rispetto della normativa sui rifiuti;

b) Caratteristiche dei cumuli

– deve essere disposto in cataste di piccole dimensioni, inferiori a tre metri cubi steri, possibilmente
– Ogni catasta deve essere predisposta in modo da garantire una corretta ossigenazione per ridurre gestito nel rispetto della normativa sui rifiuti, nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani; sia presente tale materiale dovrà essere allontanato e gestito nel rispetto della normativa sui rifiuti; asciutto o con bassa umidità per limitare la produzione di fumo. al minimo il rischio di combustioni incomplete.

c) Condizioni di combustione

– non devono essere utilizzati materiali di innesco tossici per l’ambiente se non nelle quantità
– le operazioni devono essere effettuate in condizioni di vento favorevole all’allontanamento dei fumi dal centro abitato e costantemente sorvegliate per permettere l’immediato spegnimento in caso di pericolo per la popolazione o i luoghi circostanti;
– prima dell’accensione di una nuova catasta occorre attendere il completo e naturale spegnimento indispensabili per l’accensione; fumi dal centro abitato e costantemente sorvegliate per permettere l’immediato spegnimento in caso di pericolo per la popolazione o i luoghi circostanti; della precedente. Quindi non è possibile la presenza contemporanea di più roghi nello stesso luogo o in luoghi vicini.

d) Gestione delle ceneri e delle aree interessate alla combustione

– deve essere garantito il contenimento delle ceneri prodotte in modo da limitarne la dispersione. A tal fine è preferibile la formazione delle cataste su piazzali in cemento o in terra “extra battuta” al fine di favorire la rimozione delle ceneri che dovranno essere gestite come rifiuti. Se tale operazione è effettuata sul suolo, per eliminare i residui della combustione, dopo lo spegnimento deve essere rimossa una porzione adeguata di suolo, da trattare anch’esso nell’ambito della normativa dei rifiuti;

– deve essere posto in atto qualunque accorgimento permetta di ridurre al minimo il rischio tal fine è preferibile la formazione delle cataste su piazzali in cemento o in terra “extra battuta” al fine di favorire la rimozione delle ceneri che dovranno essere gestite come rifiuti. Se tale operazione è effettuata sul suolo, per eliminare i residui della combustione, dopo lo spegnimento deve essere rimossa una porzione adeguata di suolo, da trattare anch’esso nell’ambito della normativa dei rifiuti; ambientale o rischi per la salute.

Tutte le operazioni gestionali di cui sopra, dovranno essere disciplinate da un provvedimento del Sindaco che dovrà anche provvedere alla quantificazione del “tempo tecnico strettamente necessario” alla durata delle attività di cernita ed ai controlli.

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