20 Aprile 2024 12:17

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20 Aprile 2024 12:17

IMPERIA. SCOPPIA LA GRANA DEL DEPURATORE. L`AZIENDA CHIUDE L’IMPIANTO CON UN LUCCHETTO E RICONSEGNA LE CHIAVI AL COMUNE / IL CASO

In breve: I lavoratori alle 8.15 di questa mattina hanno effettuato l'ultimo sopralluogo e poi hanno chiuso l'impianto e si sono recati in Comune dov'è attualmente in corso un summit d'urgenza...

depuaratore ferrero

IMPERIA – Depuratore imperiese ultimo atto. I lavoratori dell’azienda piemontese “Attilio Ferrero Costruzioni S.p.A.” hanno abbandonato l’impianto di depurazione delle acque del comprensorio imperiese. La dirigenza della società, reduce della vittoria al TAR Liguria che ha accolto il suo ricorso contro due ordinanze contingibili e urgenti, la prima del 23 gennaio e la seconda del 29 maggio, emesse dal sindaco che la costringeva a continuare a gestire l’impianto, ha deciso di abbandonare la gestione senza preavviso.

I lavoratori alle 8.15 di questa mattina hanno effettuato l’ultimo sopralluogo e poi hanno chiuso l’impianto e si sono recati in Comune dov’è attualmente in corso un summit d’urgenza tra il dirigente del settore ambiente Alessandro Croce, il vice sindaco Giuseppe Zagarella, l’avvocato del Comune Enrico Panero e i vertici della società Ferrero e i rispettivi avvocati. 

Come si è arrivati allo stop improvviso alla gestione?

Tutto nasce dalla volontà della Ferrero di interrompere la gestione in quanto le condizioni del contratto originario, datato 1989, adattate ai giorni nostri, non sarebbero più sostenibili economicamente. Il Comune, facendo leva sull’interruzione di pubblico servizio, ha emesso due ordinanze. Nel gennaio del 2015 ordina la “prosecuzione della gestione dell’impianto a seguito di comunicazione della Ferrero SpA dell’intenzione di ‘abbandonare’ la gestione del depuratore”, mentre nel maggio oggetto dell’ordinanza è “l’intimazione alle operazioni di manutenzione straordinaria di ripristino della sezione carboni attivi”.

La Attilio Ferrero ricorre al TAR per entrambe le ordinanze e vince il ricorso. Il motivo?

“Difettano i requisiti di accidentalità imprescindibilità ed eccezionalità della situazione alla quale l’ordinanza dovrebbe fare fronte in quanto la situazione potenzialmente pericolosa, l’arrestarsi dell’impianto di depurazione, costituisce in realtà la conseguenza prevista e per certi versi inevitabile e nient’affatto eccezionale dello sviluppo della vicenda contrattuale prima e giudiziaria di poi”.

Ma c’è di più, il TAR critica duramente e senza mezze misure l’operato del Comune di Imperia. “Tutte le purmeritevoli considerazioni svolte dall’amministrazione non danno conto della ragione per la quale ad oltre una anno e mezzo dalla scadenza della gestione transitoria annuale dell’impianto l’amministrazione non sia stata in grado di assumerne la gestione” si legge nel dispositivo.

Il TAR mette in dubbio anche le scelte dell’amministrazione sul fronte del contenzioso aperto con la Attilio Ferrero SPA, spiegando che: “L’amministrazione ha omesso di coltivare la soluzione dell’accertamento tecnico con funzione conciliativa che era stata pure oggetto di accordi con la ricorrente”.

 

 

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