20 Aprile 2024 10:22

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20 Aprile 2024 10:22

DIANO MARINA. NELLA LISTA CHIAPPORI SCOPPIA IL CASO CALCAGNO. PER FAR SPAZIO ALL’EX FORZA ITALIA, RISCHIA IL POSTO… / GLI SCENARI

In breve: Per fare spazio alla giovane new entry Simone Calcagno, ex componente del direttivo di Forza Italia del golfo dianese, uno dei componenti dell'attuale amministrazione Chiappori dovrebbe essere sacrificato.

viva Diano lista

Diano Marina – È tempo scelte in casa Chiappori. Decisioni drastiche, forse drammatiche, che potrebbero compromettere, almeno in parte, l’esito delle elezioni amministrative in programma per il prossimo 5 giugno per la compagine sostenuta dalla Lega Nord, Fratelli d’Italia e da Forza Italia. Per fare spazio alla giovane new entry Simone Calcagno, ex componente del direttivo di Forza Italia del golfo dianese, uno dei componenti dell’attuale amministrazione Chiappori dovrebbe essere sacrificato.

Infatti, gli attuali candidati uscenti sono otto: Cristiano Za Garibaldi (lavori pubblici e vice sindaco), Ennio Pelazza (servizi sociali), Francesco Bregolin (Sport e Demanio) e Luigi Basso (Bilancio e Polizia Municipale) Mattia Camiglia (frazioni e innovazione tecnologica) Davide Carpano (Manifestazioni e Commercio) il Presidente del Consiglio Lino Damonte e Bruno Manitta. 

Il nome più in forse è quello di Bruno Manitta che al momento sarebbe candidato ma non è detto che sia inserito in lista visto il procedimento penale che lo vede imputato di tentata estorsione, abuso d’ufficio, peculato e falso. La squadra di Chiappori sembrerebbe decisa a difendere Manitta considerato, dai più, innocente ma ciò potrebbe non bastare per fare si che venga inserito in lista. 

Un’altra opzione potrebbe essere quella di “sacrificare” uno degli assessori in carica tra Francesco Bregolin e Luigi Basso che potrebbero uscire dalla porta per poi rientrare dalla finestra in qualità di assessore esterno. La verità, però, sembrerebbe essere un’altra, ovvero che la candidatura di Calcagno, suggerita da Marco Scajola, avrebbe fatto storcere il naso ad alcuni dei componenti dell’amministrazione in carica. Il motivo? La sua vicinanza agli ambienti forzisti e il rischio di ritrovarsi un avversario in casa in termini di preferenze elettorali. 

Indenni dalla lotta intestina le quote rosa. L’avvocato dianese Barbara Feltrin e Paola Novaro dovrebbero contendersi un posto da assessore mentre a Barbara Cairo e Gisella Puerari, in caso di elezione, potrebbero ambire ad alcune deleghe.

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