19 Aprile 2024 01:13

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19 Aprile 2024 01:13

ESCLUSIVA. FALLIMENTO PORTO IMPERIA SPA. IL PERITO DEL PM: “BANCAROTTA FRAUDOLENTA”. NEL MIRINO LE OPERAZIONI CON LA SALSO/NEI GUAI DECINE DI AMMINISTRATORI

In breve: "Bancarotta fraudolenta patrimoniale". Queste le conclusioni a cui è giunto Valter Oldrà, il commercialista genovese al quale la Procura della Repubblica di Imperia ha affidato la perizia tecnica per stabilire se...

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“Bancarotta fraudolenta patrimoniale”. Queste le conclusioni a cui è giunto Valter Oldrà, il commercialista genovese al quale la Procura della Repubblica di Imperia ha affidato la perizia tecnica per stabilire se via siano o meno i presupposti della bancarotta nell’ambito della procedura di fallimento della Porto di Imperia SPA.

Conclusioni che però rappresentano in un certo senso una vera e propria sorpresa. Il professionista genovese, infatti, non ha riscontrato alcun illecito di natura penale in tutte le operazioni finanziarie che hanno portato alla realizzazione del porto turistico di Imperia, ma bensì in un’operazione collaterale condotta dalla Porto di Imperia Spa, ovvero l’acquisizione, il 7 maggio del 2008, della Salso, e i successivi finanziamenti alla società incaricata della gestione del deposito franco e dei magazzini generali di Porto Maurizio.

Nel dettaglio, il perito contesta l’acquisizione da parte della Porto di Imperia Spa, dalla Olicontrol International Sa (società anonima di diritto lussemburghese), del 99,875% delle quote della Salso per un valore fuori mercato, un milione di euro invece di 300 mila euro. Operazione che avrebbero portato la Porto di Imperia Spa a indebitarsi con la Banca Carige per circa 800 mila euro.

Non solo, il professionista genovese, inoltre, contesta i finanziamenti erogati dalla Porto di Imperia Spa alla Salso dal giugno del 2009 al maggio del 2013 (quando la società va in liquidazione) per il pagamento degli stipendi e del canone di concessione. Finanziamenti a senso unico che avrebbero portato la società incaricata della gestione del porto turistico a un buco da oltre 400 mila euro.

Una contestazione di bancarotta fraudolenta, quella di Oldrà, che di fatto inguaia tutti gli amministratori della Porto di Imperia Spa, dal maggio del 2008 al maggio del 2013.

ECCO LA RICOSTRUZIONE DELLA PERIZIA DI VALTER OLDRA’

CHE COS’E’ LA SALSO

La Salso (Società Anonima Ligure Stabilimenti Oleari) in liquidazione dal 31 maggio 2013, è una società a responsabilità limitata, ex società per azioni, costituita il 27 dicembre 2015, con sede in Calata Anselmi.

DI COSA SI OCCUPAVA LA SALSO

Oggetto principale dell’attività erano l’esercizio e la gestione del deposito franco e dei magazzini generali di Porto Maurizio.

LE QUOTE DELLA SALSO

La Salso, di proprietà per la larga parte di imperiesi fino al 1998, a partire dal 2001 iniziare a vendere gran parte delle quote alla Olicontrol International Sa. Nel 2001 cede alla società lussemburghese l’80,775% delle quote per un importo pari a 221.044 euro e nel 2002 completa la cessione di un altro 19,10% delle quote (compresa la partecipata Sairo) per un importo pari a 21,924 euro. Nel 2002, dunque,  la Olicontrol International Sa detiene il 99,875% delle quote azionarie della Salso. Nel 2008 arriva la cessione alla Porto di Imperia Spa per un importo pari a un milione di euro. In questa operazione il perito del Pm ravvisa il reato di bancarotta fraudolenta.

CHE COS’E’ LA OLICONTROL INTERNATIONAL SA

La Olicontrol International Sa una società anonima di diritto lussemburghese costituita il 13 novembre 1997.

DI COSA SI OCCUPAVA LA OLICONTROL INTERNATIONAL SA

Oggetto principale dell’attività il trasporto marittimo e terrestre di olio commestibile, l’acquisizione di partecipazioni in imprese lussemburghesi e società estere, il trasferimento in vendita, lo scambio, o altro, di titoli, azioni,  obbligazioni di qualsiasi natura, il possesso, l’amministrazione, lo sviluppo e la gestione del suo portafoglio

I SOCI DELLA SALSO (1998)

Athos Giribaldi 00,25%
Fabrizia Giribaldi 10,30%
Marcella Giribaldi 10,30%
Mario Giribaldi 10,30%
Rosa Amirante 00,25%
Salvo Clotilde 9,15%
Salvo Maddalena 9,15%
Pietro Salvo 10,925%
Emanuela Pilade 10,30%
Anna Maria Benza 10,30%
Maria Grassia Multedo 5,425%
Rosa Bianca Iacassi 5,425%
Vincenzo Salvo Spa 3,9%
Sairo Spa 4,35%
Giulio Novaro 0,05%
Aldo Tomatis 0,025%
Mauro Elios Tomatis 0,025%
Romano Tomatis 0,025%

I SOCI DELLA SALSO (2001)

Olicontrol International Sa 80,775
Maria Grassia Multedo 5,425%
Bianca Rosa Iacassi 5,425%
Vincenzoa Salvo Spa 3,9%
Sairo Spa 4,35%
Giulio Novaro 0,05%
Aldo Tomatis 0,025%
Mauro Elios Tomatis 0,025%
Romano Tomatis 0,025%

I SOCI DELLA SALSO (2002)

Olicontrol International Sa 99,875%
Giulio Novaro 0,05%
Aldo Tomatis 0,025%
Mauro Elios Tomatis 0,025%
Romano Tomatis 0,025%

I SOCI DELLA SALSO (2008)

Porto di Imperia Spa 99,875%
Giulio Novaro 0,05%
Aldo Tomatis 0,025%
Mauro Elios Tomatis 0,025%
Romano Tomatis 0,025%

I DUBBI SULL’ACQUISIZIONE DELLA SALSO

“La Salso – scrive Oldrà – all’epoca della cessione della sua quota di ‘controllo’ del 99,875% da Oli Control International (società anonima di diritto lussemburghese) a Porto di Imperia Spa (rappresentata dall’amministratore delegato Carlo Conti) al prezzo di un milione di euro, oltre ad essere una società caratterizzata da un patrimonio netto nell’ordine di soli 33.377 euro:

era una società morosa tra l’altro nel pagamento dei canoni pregressi della concessione demaniale marittima […] ad essa necessaria per l’esercizio della propria attività, al punto che tali canoni hanno iniziato ad essere onorati, poi, ma non con provviste di denaro di Salso, bensì tramite finanziamenti corrisposti a Salso da Porto di Imperia Spa per un totale di quasi 300 mila euro.
era una società utilizzatrice di beni materiali usati da anni e non nuovi, dal valore, perciò giocoforza, ridotto, al punto che il loro coefficiente di deperimento e obsolescenza generale era nell’ordine del 95,14%.
– era una società priva di quella capacità di reddito superiore al minimo della convenienza economica che, se vi fosse stata (e solo se vi fosse stata) avrebbe determinato il cosiddetto sopra-reddito nel quale si identifica l’avvicinamento aziendale (goodwill).
era una società per tanto, Salso, la cui quota di controllo del 99,875% ceduta il 7 maggio 2008 da Oli Control International a Porto di Imperia Spa non poteva certo valere il prezzo di euro un milione per essa definito apparendo un prezzo sproporzionato rispetto alla condizione economico-patrimoniale della stessa società”.

Valter Oldrà determina il valore della Salso al momento dell’acquisizione da parte della Porto di Imperia Spa pari a 282.288 mila euro e “comunque non superiore a 300 mila euro“.

I FINANZIAMENTI DAL 2009 AL MAGGIO DEL 2013 NON CONVINCONO

“Porto di Imperia – scrive Oldrà – dal mese di gennaio dell’anno 2009 al mese di maggio dell’anno 2013 ha effettuato una serie di trasferimenti di denaro fuoriusciti dalle disponibilità della medesima a titolo di finanziamenti o simili e, nello specifico, in pagamento di canoni di concessione demaniale e lavoratori dipendenti ed altre spese di gestione di Salso beneficiaria del denaro senza che appaia adeguata contropartita in cambio, e che, pertanto, dai siffatti trasferimenti di denaro a beneficio di Salso, i quali hanno determinato un flusso monetario finale, come emerso, negativo di ben 452.370  euro per Porto di Imperia Spa, possa ritenersi pregiudicato l’interesse dei creditori, trovandosi impossibilitati a seguire presso terzi le risorse monetarie fuoriuscite dalle disponibilità della società loro debitrice. Ne i siffatti trasferimenti di denaro paiono poter trovare giustificazione nell’assunto secondo il quale Porto di Imperia Spa e Salso, nelle rispettive qualità di controllante e controllata, formino un gruppo che possa legittimare qualsivoglia condotta di asservimento di una di essere all’interesse dell’altra”.

GLI AMMINISTRATORI DELLA SALSO, DELLA PORTO DI IMPERIA SPA E DELLA OLICONTROL INTERNATIONAL

Salso e Porto di Imperia Spa hanno avuto tra il giugno del 2008 e il novembre del 2012 amministratori “comuni” (direttore generale Porto di Imperia Spa e amministratore unico Salso). Si tratta di Carlo Conti e Guido Corsi. Nel 2013 l’amministratore unico della Salso, prima della liquidazione, è stata per un breve periodo Barbara Pirero.

Al momento del trasferimento delle quote da Salso a Porto di Imperia Spa, la Salso era presieduta da Maurizio Lutri (presidente del consiglio) e Claudio Bruno (vicepresidente del consiglio). Amministratore della Oli Control International era invece Brunello Donati.

Per quanto concerne la Porto di Imperia Spa, invece, presidente era Pietro Isnardi, membri del cda Gianfranco Carli, Andrea Gotti Lega, Enzo Teodoro Amabile, Carlo Conti (anche amministratore delegato), Beatrice Parodi, Marino Arimondi, Francesco Bellavista Caltagirone, Luciano Garibaldi, Marco Tedeschi, Oreste Braga e Maurizio Magitteri. Presidente del collegio sindacale Silvano Montaldo e sindaci effettivi Pietro Salvo e Milvio Fabbri.

 

 

 

 

 

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