28 Marzo 2024 17:22

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28 Marzo 2024 17:22

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE OSTETRICHE. IN VIA SAN GIOVANNI A ONEGLIA PER CHIEDERE PIÙ ASSUNZIONI, STRUTTURE AD HOC E…/ L’INTERVISTA

In breve: Carenza di personale, la sostituzione del ruolo dell'ostetrica da parte di infermiere e O.S.S., carenza di corsi informativi nelle scuole e nei consultori, sono solo alcune delle rimostranze che la categoria denuncia da tempo senza essere ascoltata.

ostetricia ok

Con l’hastag #OSTETRICHEPERLEDONNEORAPIUCHEMAI si è svolta oggi la giornata internazionale delle ostetriche, figura professionale sempre più specializzata e ricercata dalle donne di tutto il mondo. Nel capoluogo, le ostetriche del collegio interprovinciale di Savona-Imperia, si sono date appuntamento in via San Giovanni munite di alcune brochure informative destinate alle donne ma non solo, un fasciatoio e uno schermo sul quale hanno proiettato alcuni video. Carenza di personale, la sostituzione del ruolo dell’ostetrica da parte di infermiere e O.S.S., carenza di corsi informativi nelle scuole e nei consultori, sono solo alcune delle rimostranze che la categoria denuncia da tempo senza essere ascoltata. 

“Questa giornata – spiega Elisabetta Franchi presidente del collegio interprovinciale – rappresenta appunto al giornata internazionale dell’ostetrica. È la nostra manifestazione che si svolge qui e a Savona volta a promuovere la nostra figura professionale, quindi vogliamo che l’opinione pubblica, le istituzioni sia politiche che sanitarie conoscano a fondo la nostra figura professionale, cercando il più possibile di farci vedere e far riconoscere le nostre competenze e i nostri ambiti della professione.

Noi siamo vicino alle donne, non solo in gravidanza e travaglio e al momento del parto, come diciamo è la nostra figura caratteristica, però noi seguiamo la donna in tutte le fasi della sua vita. Dall’adolescenza, con la prevenzione e i corsi di educazione sessuale nelle scuole, che è molto importante, e poi tutte le fasi della loro vita fino alla menopausa, quindi la riabilitazione del pavimento pelvico e tutte le attività che accompagnano la donna in tutta la sua vita.

È giusto che le istituzioni e la politica arrivino a dare i nostri spazi a giovani ostetriche che escono adesso dall’Università. Anche oggi che siamo qui sull’imperiese vogliamo testimoniare le grandi difficoltà che hanno le ostetriche sia in Ospedale, a Sanremo e a Imperia, sia nei consultori, a riuscire a garantire i servizi alle donne e alla comunità per una carenza molto importante di personale. Soprattutto non solo dove è prevista la figura dell’ostetrica, ma anche perché c’è carenza dove l’ostetrica può invece operare e agire e tante volte è sostituita da altre figure professionali che non ricoprono completamente quelle che sono le nostre competenze e quindi dare più spazio e visibilità.

In previsione di quello che sarà un possibile accorpamento degli Ospedali di Sanremo e di Imperia sarebbe bello che in quest’ottica venga garantita una struttura, anche all’interno di una struttura ospedaliera, di una casa maternità, come c’è a Genova e in altre realtà d’Italia, che possa garantire una nascita rispettata gestita da un travaglio al parto completamente dall’ostetrica anche all’interno appunto del nucleo Ospedaliero, per dare anche quel concetto di sicurezza che a volte le donne trovano nell’Ospedale”.

“Diamo alle donne – prosegue la Franchi – la possibilità di scegliere la via del parto a domicilio. Cerchiamo di stimolare le istituzioni a creare una rete ospedaliera territoriale che possa garantire questa opzione di scelta molto importante e bella. Noi dobbiamo cercare di tornare a rispettare quella che è la fisiologia del travaglio del parto, quindi dare la possibilità alle donne anche in sicurezza. Naturalmente adesso gli standard ospedalieri e le linee guida anche a livello nazionale dell’istituto superiore della sanità vogliono promuovere la sicurezza dell’evento travaglio-nascita.

Le ostetriche sono competenti, sono formate per assistere la donna in gravidanza, travaglio e parto ed è giusto che che trovino sia in ambito ospedaliero che a livello della libera professione, per esempio sul territorio e nei consultori, gli spazi adeguati per garantire questo servizio alle donne.

In ospedale c’è la possibilità di partorire in acqua, l’importanza delle posizioni libere in travaglio, cercare anche di ridurre il più possibile la medicalizzazione del travaglio di parto. Ricordiamoci che la gravidanza ed il parto non sono una malattia, ma vanno gestite e ovviamente sorvegliate nel loro decorso e l’ostetrica è formata e competente in questo.

Inoltre l’ostetrica è in grado di riconoscere quelle che sono le deviazioni dalla fisiologia e avvisare nel caso di patologie il medico con cui collabora perchè una volta che può insorgere la patologia, l’ostetrica rimane sempre a fianco della donna. Collaborando ovviamente con competenza con la figura professionale del medico”.

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