19 Aprile 2024 19:21

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19 Aprile 2024 19:21

TRASLOCA LA BORGWARNER: LAVORATORI FRONTALIERI ITALIANI A RISCHIO – L’iniziativa del consigliere regionale di Forza Italia Marco Scajola

Marco Scajola quadrataLa notizia della chiusura della storica azienda monegasca Borgwarner rischia di mettere in ginocchio tante famiglie italiane che vivono soprattutto nel territorio dell’intemelio. Entro 15 mesi, ma già tra 3 mesi, tutti i lavoratori saranno licenziati e per quanto riguarda l’Italia parliamo di circa 90 lavoratori. A fronte di questa allarmante notizia ad intervenire è il consigliere regionale di Forza Italia Marco Scajola, da sempre attento alle questioni relative ai lavoratori frontalieri, il quale raccogliendo le preoccupazioni di queste famiglie fa sapere di voler portare la questione anche all’attenzione del Consiglio regionale: “L’ambasciatore italiano a Monaco Antonio Morabito – dice Scajola – si sta già facendo carico di questa situazione e ha avviato le trattative con il governo monegasco per tutelare queste famiglie, ma credo sia necessario, visto che stiamo parlando di cittadini italiani e liguri, che anche la Regione Liguria faccia la sua parte”.

Scajola fa sapere quindi di aver già preparato un documento che porterà urgentemente all’attenzione dell’Assemblea legislativa regionale: “Il rischio è – dice – che i lavoratori italiani vengano penalizzati rispetto a quelli francesi e monegaschi. Nel dicembre 2012, come ricorda anche il Presidente della Fai Roberto Parodi, era stato sottoscritto un accordo con il mistero del Lavoro di Monaco che prevedeva, in caso di delocalizzazione di aziende site nel territorio monegasco, l’attuazione di un piano per una rapida ricollocazione dei lavoratori italiani nelle fabbriche del Principato. Ecco io credo che la Regione non possa non intervenire a sostegno anche del buon lavoro che l’ambasciatore sta già facendo a tutela dei lavoratori italiani”.

Infatti con il mio documento chiedo a Regione Liguria un interessamento ed intervento immediato e forte ed un impegno preciso affinchè venga sollecitato il Governo italiano a tutela di queste famiglie e  fatto valere l’accordo sottoscritto nel 2012 per una rapida ricollocazione lavorativa di queste persone. E’ il caso di ricordare che stiamo parlando di lavoratori e famiglie italiane, una novantina, che rischiano di essere messe in ginocchio dalla decisione dei vertici aziendali della Borgwarner di trasferirsi in Cina e Polonia e che, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo in Italia,  potrebbero avere grosse difficoltà a trovare un’altra occupazione. L’auspicio è che su questa questione vi sia una convergenza forte e positiva di tutti gli attori coinvolti anche a tutti i livelli istituzionali: l’obiettivo è quello di non abbandonare queste famiglie italiane ”.

 

 

 

 

 

 

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