28 Marzo 2024 23:45

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28 Marzo 2024 23:45

FRÉJUS. IL TEAM DIANESE TORRERO/GIACOMETTO CONQUISTA LA 215ª POSIZIONE ASSOLUTA NELLA “ROC D’AZUR” IN TANDEM/LE IMMAGINI

In breve: Fréjus (Francia) Ormai è una classica di fine stagione, la Roc d'Azur è l'evento clou per la mountainbike, con partecipanti da tutto il mondo.

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Fréjus (Francia) Ormai è una classica di fine stagione, la Roc d’Azur è l’evento clou per la mountainbike, con partecipanti da tutto il mondo. Oltre 20000 persone hanno preso parte alle più di 30 gare svolte da mercoledì a domenica a Fréjus, la celebre località balneare della Costa Azzurra.

La manifestazione organizzata in modo maniacale dal A.S.O. , famosa per organizzare eventi come il Tour de France e la Parigi Dakar, per l’edizione trentatré vedeva un percorso rinnovato ma sempre caratterizzato da rocce, discese toste e salite taglia gambe…insomma un mix di adrenalina e “goduria”.

Al via della prova riservata ai tandem anche la coppia Dianese composta da Ivan Torrero e Marina Giacometto, che sul loro Cannondale 29” hanno gareggiato col coltello tra i denti cercando di migliorare la buona prestazione dell’anno precedente.

Si sono presentati alla via della Roc Tandem con una condizione smagliante, dando fin da subito battaglia a gli oltre 200 tandem in griglia. E’ stata una partenza veloce caratterizzata da una mega nuvola di polvere a causa del terreno particolarmente secco.

Il tandem Dianese ha messo subito in campo una gran voglia di far bene, portandosi fin da subito nelle posizioni che contano. Il ritmo alto imposto fin dall’inizio dalle coppie maschio/maschio ha fatto subito selezione ma i nostri Torrero/Giacometto grazie all’ottima preparazione tengono testa ai migliori lottando per il podio nella categoria Mista.

Ormai sembrava fatta, quando a pochi chilometri dall’arrivo nell’ultima discesa che portava alla spiaggia incappano inspiegabilmente in una foratura. Ivan Torrero, pilota del tandem, sentendo lo sgonfiarsi della gomma a testa bassa accosta…il liquido non basta a tappare la foratura ed in quattro quattr’otto cambia la camera d’aria. Ripartono ma dopo poco di nuovo un altra foratura! È finita, la delusione prende il sopravvento, Ivan inserendo l’ultima camera piange, non credeva ad un fine così…ma Marina da buona compagna d’avventura lo rincuora! Ma si sa le gare sono così…ti impegni una stagione per la gara clou e va così, passi da poterla vincere a perdere tutto in un attimo…vedi Nibali e Marco Aurelio Fontana alle Olimpiadi.

Dopo altri 500 a dimostrazione della giornata “no” bucano ancora, ma piano piano riescono a raggiungere il traguardo chiudendo la prova in 103° posizione.

A dimostrazione della ottima forma, Ivan Torrero il giorno seguente prende il via anche della prova di chiusura della manifestazione che su un percorso di 56km, chiude in 215° posizione assoluta su oltre 6000 concorrenti al via.

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