29 Marzo 2024 13:21

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29 Marzo 2024 13:21

UNIONE COMUNI VALLE ARROSCIA. I CONSIGLIERI DI MINORANZA DISERTANO LA RIUNIONE CONVOCATA DAL SINDACO ALESSANDRI:”CHIEDIAMO PARI DIGNITÀ DI RAPPRESENTANZA” / IL CASO

In breve: "Questa Unione esiste solo sulla carta. Manca una programmazione seria per accedere a finanziamenti importanti e ciò non può essere imputato a chi è stato escluso".

alessandri valle arroscia

“L’attuale Statuto dell’Unione – scrivono i consiglieri di minoranza dei comuni della Valle Arroscia – non è condiviso a livello politico, nemmeno da molti consiglieri di maggioranza, indipendentemente dai pareri espressi dal Ministero dell’Interno, il primo nel 2014 e l’ultimo nel 2016. Con i quali prima censura pesantemente questo Statuto e poi afferma che non abbiamo titolo a fare ricorso. La nostra opinione e posizione non cambia ed è unicamente dettata dal buon senso, perché la burocrazia sta uccidendo questo paese.
Martedì 11 scorso, il Presidente dell’Unione dei Comuni della Valle Arroscia Alessandro Alessandri, ha convocato i consiglieri di minoranza per eleggere quattro loro rapprentanti nel Consiglio. Nessuno si è presentato. Dovevano essere in 19, appartenenti ai Comuni di Borghetto d’Arroscia, Vessalico, Pornassio, Pieve di Teco, Rezzo, Cosio d’Arroscia, Aquila d’Arroscia ed Armo.

Il motivo è semplice e lo stiamo ripetendo dal 2014. Per noi i consiglieri dell’Unione devono essere nominati dai rispettivi Consigli comunali, garantendo maggioranza e minoranza a tutti i Comuni e non solo a quattro. Come non è ammissibile che qualche consigliere conti tantissimo, altri poco o niente, al punto da essere ininfluenti. Questa mancanza di equilibrio non porta da nessuna parte.

Questa Unione esiste solo sulla carta. Manca una programmazione seria per accedere a finanziamenti importanti e ciò non può essere imputato a chi è stato escluso. Anche chi sostiene che un Consiglio composto da pochi, come quello attuale, vuol dire più efficienza è smentito dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti.

Noi chiediamo pari dignità di rappresentanza di tutti i Comuni, nel segno dello sviluppo e del progresso, dato che ogni comune cederà a questa Unione una parte del proprio potere e autonomia. Basta copiare ciò che hanno fatto le Unioni limitrofe, dove tutti i Comuni sono degnamente rappresentati, con consiglieri eletti unicamente dai rispettivi consigli.

L’Unione dei Comuni deve essere la casa di tutti e per costruirla bisogna discuterne tutti insieme, cosa purtroppo mai avvenuta. Questa è la strada da percorrere, se vogliamo costruire qualcosa di serio, utile e duraturo per il bene della nostra amata Valle”.

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