24 Aprile 2024 19:25

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24 Aprile 2024 19:25

IMPERIA. VISITÒ AL PRONTO SOCCORSO IL GATTO DI UN’AMICA, L’ASL SOSPENDE IL MEDICO PAOLO OGGERO. AVVIATA UN’INDAGINE INTERNA SULLE PRESUNTE LISTE D’ATTESA PILOTATE/I DETTAGLI

In breve: A coordinare l'inchiesta è il Procuratore Grazia Pradella coadiuvata dal Sostituto Marco Zocco.

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A distanza di 24 ore dal blitz della Guardia di Finanza nella sede dell’Asl 1 imperiese disposto dalla Procura della Repubblica di Imperia che sta indagando sull’esistenza di una presunta lista di attesa “pilotata”, arriva il primo provvedimento disciplinare. Nel dettaglio è stato sospeso in via cautelativa il dott. Paolo Oggero, il medico che ha visitato e sottoposto ad alcuni accertamenti, nel pronto soccorso dell’ospedale di Sanremo, un gattino di proprietà di una sua conoscente. 

La Procura sta indagando per le ipotesi di reato di: falso, truffa ai danni dello Stato, peculato e abuso d’ufficio. Nel dettaglio gli indagati sono: Paolo Oggero (medico Asl), Giovanni Bestagno (dipendente Asl, C.U.P.), Giovanni Bruno (dipendente Asl, dipartimento staff e pianificazione), Massimiliana Terzi (rappresentante legale del centro Hesperia convenzionato con l’Asl 1), Gianluca Panunzio (medico ortopedico del Nuovo Centro Diagnostico Andorese), Gabriela Viorica Ristea (Manager del Nuovo Centro Diagnostico Andorese, moglie di Panunzio), Aurora De Julis (amica del dott. Oggero) ed Ettore Zacché (titolare dell’omonimo studio radiologico). Oggero e la De Julis sono indagati con l’ipotesi di reato di peculato. 

A coordinare l’inchiesta è il Procuratore Grazia Pradella coadiuvata dal Sostituto Marco Zocco. Nella lente degli inquirenti sono è finito il personale della Struttura Governo Clinico e Monitoraggio Attività Assistenziali dell’ASL1, alcuni operatori sanitari e alcuni centri privati convenzionati per le prestazioni sanitarie.

Secondo gli inquirenti sarebbe stato creato, in accordo con personale della ASL 1, un vero e proprio C.U.P. (centro unico di prenotazione) parallelo a quello ufficiale, al fine di ottenere prenotazioni, cancellazioni e prenotazioni di prestazioni già eseguite a privati pazienti che, ovviamente, non avrebbero potuto ottenere osservando le normali procedure di prenotazione (a danno dei pazienti che trovano il posto già occupato e si vedono allungare le liste di attesa). Le ipotesi di reato su cui si sta indagando, sulla base delle direttive della Procura, riguardano anche la corruzione.

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