19 Aprile 2024 22:02

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19 Aprile 2024 22:02

RIORDINO DEL SERVIZIO SANITARIO LIGURE. PIANA (LN):”REGIONE IN PRIMA LINEA SUL TERRITORIO IN DIFESA DEL DIRITTO ALL’ASSISTENZA”/I DETTAGLI

In breve: "Il raccordo fra ospedale e territorio sarà garantito perché dovrà esistere la continuità tra il ricovero ospedaliero e quanto accade successivamente alle dimissioni del paziente"

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Lo scorso 29 luglio c’è stata l’approvazione della legge regionale che ha istituito l’Azienda Ligure Sanitaria (A.Li.Sa.) e ha definito gli indirizzi per il riordino delle disposizioni in materia sanitaria e sociosanitaria, varando anche il Libro Bianco della Sanità.

“Oggi – spiega il capogruppo regionale del Carroccio Alessandro Pianasiamo andati avanti e, con l’approvazione di un altro disegno di legge, abbiamo compiuto il secondo passo della riforma che migliora la Sanità in Liguria, grazie all’impegno dell’assessore Sonia Viale ed all’ottimo lavoro della Commissione consiliare presieduta da Matteo Rosso.

Il testo modifica alcune disposizioni precedenti. La dicitura Azienda Sanitaria Locale viene sostituita da Azienda Sociosanitaria Ligure, viene istituita la figura del direttore sociosanitario, che sarà vicino al territorio, e le relative funzione della nuova Asl.

Il raccordo fra ospedale e territorio sarà garantito perché dovrà esistere la continuità tra il ricovero ospedaliero e quanto accade successivamente alle dimissioni del paziente.

Non si cessa di essere malati solo perché si è dimessi dall’ospedale. La Regione è in prima linea sul territorio per difendere il diritto all’assistenza a 360 gradi dei cittadini. Pensiamo agli anziani, alle persone delle fasce deboli, ai malati cronici, ai disabili, ma anche semplicemente a chi è costretto a vivere un singolo episodio di malattia. I cittadini non devono sentirsi spaesati, né abbandonati nell’affrontare un serio periodo della loro esistenza.

Pertanto, con questa riforma, vogliamo che ogni persona si senta accompagnata ed assistita dignitosamente ed efficacemente, con le necessarie tutele, assistenze, cure ed accoglienza.

Respingiamo le insinuazioni dell’opposizione che ci ha accusato di aver voluto copiare da Lombardia e Veneto perché la Liguria, anche per il tipo di popolazione e di territorio, ha altre specificità e priorità.

Esprimiamo quindi soddisfazione per avere risolto, ascoltando i cittadini ed accogliendo le esigenze del territorio, il caso del reparto di Ostetricia di Imperia, che rischiava di chiudere, ma siamo riusciti a salvare. E’ solo uno dei primi, ottimi risultati della nuova gestione della Sanità ligure e siamo sicuri che raggiungeremo, passo dopo passo, altri ottimi risultati per il bene e il benessere dei nostri concittadini”.

Lo scorso 29 luglio c’è stata l’approvazione della legge regionale che ha istituito l’Azienda Ligure Sanitaria (A.Li.Sa.) e ha definito gli indirizzi per il riordino delle diposizioni in materia sanitaria e sociosanitaria, varando anche il Libro Bianco della Sanità.

Oggi – spiega il capogruppo regionale del Carroccio Alessandro Piana – siamo andati avanti e, con l’approvazione di un altro disegno di legge, abbiamo compiuto il secondo passo della riforma che migliora la Sanità in Liguria, grazie all’impegno dell’assessore Sonia Viale ed all’ottimo lavoro della Commissione consiliare presieduta da Matteo Rosso.

Il testo modifica alcune disposizioni precedenti. La dicitura Azienda Sanitaria Locale viene sostituita da Azienda Sociosanitaria Ligure, viene istituita la figura del direttore sociosanitario, che sarà vicino al territorio, e le relative funzione della nuova Asl.

Il raccordo fra ospedale e territorio sarà garantito perché dovrà esistere la continuità tra il ricovero ospedaliero e quanto accade successivamente alle dimissioni del paziente.

Non si cessa di essere malati solo perché si è dimessi dall’ospedale. La Regione è in prima linea sul territorio per difendere il diritto all’assistenza a 360 gradi dei cittadini. Pensiamo agli anziani, alle persone delle fasce deboli, ai malati cronici, ai disabili, ma anche semplicemente a chi è costretto a vivere un singolo episodio di malattia. I cittadini non devono sentirsi spaesati, né abbandonati nell’affrontare un serio periodo della loro esistenza. Pertanto, con questa riforma, vogliamo che ogni persona si senta accompagnata ed assistita dignitosamente ed efficacemente, con le necessarie tutele, assistenze, cure ed accoglienza.

Respingiamo le insinuazioni dell’opposizione che ci ha accusato di aver voluto copiare da Lombardia e Veneto perché la Liguria, anche per il tipo di popolazione e di territorio, ha altre specificità e priorità.

Esprimiamo quindi soddisfazione per avere risolto, ascoltando i cittadini ed accogliendo le esigenze del territorio, il caso del reparto di Ostetricia di Imperia, che rischiava di chiudere, ma siamo riusciti a salvare. E’ solo uno dei primi, ottimi risultati della nuova gestione della Sanità ligure e siamo sicuri che raggiungeremo, passo dopo passo, altri ottimi risultati per il bene e il benessere dei nostri concittadini”.

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