25 Aprile 2024 15:55

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25 Aprile 2024 15:55

SANREMO. MARTEDÌ 29 NOVEMBRE I DIPENDENTI DI TELECOM ITALIA SONO SCESI IN PIAZZA PER MANIFESTARE A DIFESA DEL POSTO DI LAVORO E DELLA PROPRIA DIGNITÀ/LE IMMAGINI

In breve: Martedì 29 e mercoledì 30 novembre, le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Telecom Italia spa scendono in sciopero a difesa del posto di lavoro, del proprio futuro e della propria dignità

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Martedì 29 e mercoledì 30 novembre, le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Telecom Italia spa scendono in sciopero a difesa del posto di lavoro, del proprio futuro e della propria dignità.

CONTRO :

  • L’arroganza del nuovo Management aziendale che ha avviato un piano di mera riduzione dei costi per un valore pari a 1,6 miliardi a fronte di un premio per l’Amministratore delegato di 55 milioni di euro.
  • La disdetta unilaterale da parte del nuovo Management di tutti gli accordi aziendali.
  • La massima flessibilizzazione dell’orario di lavoro, la riduzione del salario, il taglio normativo e dei diritti.
  • La decisione di rivedere al ribasso gli appalti con le società esternalizzate nelle quali svolgono attività lavorative ex dipendenti Telecom, rinnovandoli con un taglio netto del valore economico e calando i volumi di lavoro appaltato.

“E’ per questo che martedì 29 novembre, durante lo sciopero – scrivono le Segreterie provinciali di Telecom Italia (SLC-CGIL  FISTel-CISL UILCOM-UIL) – i dipendenti di Telecom Italia della Provincia di Imperia hanno manifestato in centro a Sanremo, per chiedere : ‘un serio Piano industriale e di sviluppo della Rete e del Business aziendale, che miri ad un aumento dei ricavi, al recupero di fatturato e dei clienti, al miglioramento del servizio al cliente e all’internalizzazione di attività lavorativa di valore’.

“Manifestiamo e volantiniamo per portare a conoscenza l’opinione pubblica di quanto accade in Telecom Italia e nel Settore delle Telecomunicazioni, inoltre per ottenere un confronto con Telecom, corretto e senza forzature, che investa in una migliore organizzazione del lavoro, in formazione professionale e per migliorare le condizioni economiche e di tutela. Scioperiamo anche perché le aziende che lavorano in appalto per Telecom non si vedano costrette a rincorrere gare al massimo ribasso dovendo poi a loro volta ridurre la qualità del lavoro e i salari”.

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