20 Aprile 2024 12:06

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20 Aprile 2024 12:06

IL CASELLO DEL DAZIO DI PIEVE DI TECO “LUOGO DEL CUORE FAI”. RACCOLTE 1.800 FIRME. IN COMUNE LA CERIMONIA DI CONSEGNA/FOTO E VIDEO

In breve: Si è tenuta questa mattina, presso il Comune di Pieve di Teco, la cerimonia per la consegna “simbolica” delle firme al FAI per chiedere di trasformare il casello del dazio di Pieve di Teco in "Luogo del Cuore"

casello-dazio

Si è tenuta questa mattina, presso il Comune di Pieve di Teco,  la cerimonia per la consegna “simbolica” delle firme al FAI per chiedere di trasformare il casello del dazio di Pieve di Teco in “Luogo del Cuore”. In totale sono state raccolte, grazie all’associazione Wepesto, promotrice dell’iniziativa, al Comune di Pieve, agli studenti del Ruffini e alla scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Gabrielli di Pieve di Teco, circa 1.800 firme.

Alla cerimonia erano presenti il Sindaco di Pieve di Teco Alessandro Alessandri, il capo delegazione del Fai di Imperia Carmen Lanteri e il presidente dell’associazione We Pesto Nicola Ferrarese e alcuni rappresentanti degli studenti del Ruffini.

NICOLA FERRARESE

“Abbiamo fatto conoscere a un sacco di persone una piccola perla del nostro entroterra e abbiamo interessato il Fai con una raccolta di circa 1.800 firme per trasformare il casello del dazio di Pieve di Teco in ‘Luogo del Cuore’ del Fai. Abbiamo girato un documentario, nel 2011, all’interno del casello che neanche noi all’epoca conoscevamo. Un anno e mezzo fa l’abbiamo montato e pubblicato e grazie ai social network abbiamo raggiunto decine di migliaia di visualizzazioni. Abbiamo controllato e uno dei video su facebook ha raggiunto 38 mila contatti. Sappiamo quindi che, qualunque cosa succeda, ci sono almeno 50 mila persone che ora conoscono il casello del dazio. E’ un piccolo edificio abbandonato nei pressi di una rotonda prima di Pieve di Teco, lungo la via per raggiungere il Piemonte o il mare. Questo piccolo edificio è diventato un oggetto con una storia, con una valenza artistica, perché si è scoperto l’interno, tutto affrescato, oltre alla colombiera per i piccioni viaggiatori. Sappiamo che chi oggi passa vicino alla rotonda lo guarda con occhi diversi. Speriamo che lo guardino con occhi differenti anche le istituzioni. E’ infatti a rischio, perché il tetto parzialmente crollato e l’acqua sta facendo cedere il pavimento. Le mura sono ancora integre, ma ci vorrebbe poco per fermare il degrado e per trasformare il casello in una splendida cartolina per chi transita. Gli enti coinvolti nel destino del casello sono l’associazione culturale We Pesto, il Comune di Pieve di Teco, il Fai e la Soprintendenza”.

https://www.youtube.com/watch?v=46hc1x_UPgk

https://youtu.be/m-s4ib5XGOY

CARMEN LANTERI

“Oggi è stata una giornata speciale qui a Pieve di Teco, molto in stile Fai. L’associazione We Pesto ha individuato il casello del dazio di Pieve di Teco, edificio un pò sconosciuto a tutti noi, ma in realtà ricco di storia e di significato, come Luogo del Cuore nell’ambito del censimento dei Luoghi del Cuore che il Fai dal 2003 con cadenza biennale sta promuovendo, invitando tutti gli italiani a segnalare con una firma il proprio Luogo del Cuore.

Dal 2003 a oggi l’iniziativa continua a crescere. Si è appena conclusa la scadenza di questo censimento. Simbolicamente ci hanno consegnato queste schede, che in realtà sono state recapitate alla sede centrale di Milano, insieme a quelle provenienti da tutta Italia. Poi verrà comunicato l’esito tra tutti i luoghi segnalati da tutti i cittadini italiani. Questo rientra un pò nella mission del Fai che è quella di promuovere il territorio, la natura, i beni storici artici e far capire agli italiani che conoscere, segnalare, significa anche amare. E amare vuoldire anche tutelare. E credo proprio sia questo l’obiettivo dell’associazione We Pesto, con l’appoggio totale del Comune di Pieve di Teco. Cosa succederà ora? I luoghi che avranno ottenuto più di 1500 segnalazioni, verranno indicati dal Fai Nazionale alle Soprintendenze, agli enti preposti alla tutela e ai Comuni, anche se in questo caso il Comune abbiamo capito che ha un ruolo principe in questa operazione di recupero e di mantenimento e di conservazione. Un ruolo importantissimo hanno avuto le scuole, per far capire ai giovani l’amore per la propria natura, le proprie tradizioni, la propria cultura. Gli studenti del Ruffini, anche nell’ambito dell’Expo Valle Arroscia, si sono fatti carico di chiamare le persone e di farle firmare”.

https://www.youtube.com/watch?v=L21meEL0Svo

ALESSANDRO ALESSANDRI

“Le firme non sono solo digitali, ma anche cartacee. Sono state raccolte dall’associazione We Pesto, dai ragazzi del Ruffini, durante Olio Oliva, e dal Comune di Pieve di Teco e verranno consegnate al Fai per far entrare il casello del dazio tra i “Luoghi del Cuore Fai”. Il casello è un pò la porta della Valle Arroscia per chi arrivava dalla valle di Oneglia e dalla valle di Albenga. Per noi è un momento difficile, ma la vita non si ferma, noi vogliamo continuare a vivere e a vivere in Valle Arroscia. Questo è un punto di ripartenza.

Ringrazio davvero l’associazione We Pesto, senza la quale non saremmo riusciti in questo intento, a creare così tanta attenzione intorno al casello del dazio. Oggi ho lanciato un’idea. Siccome è un momento davvero critico e gli amministratori sono impegnati a cercare di capire come fare a ridare agibilità alle popolazioni che oggi sono isolate, come Rezzo, Armo e Moano, ho chiesto all’associazione We Pesto di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione di Monesi, che addirittura è stata sfollata. Bisogna tenere alta l’attenzione sulla Val Tanarello, perché è completamente distrutta. E Monesi, se il casello del Dazio è la porta della Valla Arroscia, è la fotografia di gran parte dell’entroterra della provincia di Imperia. Dobbamo tenere alta l’attenzione su questi luoghi, dall’alta Val Tanaro a Monesi, perché si ripristini quello che la natura ha distrutto, per dare di nuovo agibilità a un territorio bellissimo che amano in tanti”.

https://www.youtube.com/watch?v=iSiQXWUYz-E

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