29 Marzo 2024 12:18

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29 Marzo 2024 12:18

REGIONE LIGURIA. GIORNATA MONDIALE AIDS. VIALE:”IMPORTANTE AGIRE SULLA PREVENZIONE. FLUSSO MIGRATORIO ELEVATO, NECESSARIO TENERE ALTA LA GUARDIA”

In breve: Lo ha dichiarato la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale a margine del V congresso regionale Anlaids Liguria che si è tenuto oggi a Genova nell’aula polivalente San Salvatore in occasione della Giornata mondiale Aids 2016

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“In Liguria si riscontrano 2 casi in media alla settimana, in una fascia d’età giovane: un’incidenza preoccupante soprattutto se consideriamo che la nostra è una regione di anziani. Una prevenzione efficace potrebbe evitare l’infezione. Anche se i dati complessivi sul numero delle nuove diagnosi è in leggero calo, è tuttavia necessario tenere alta la guardia viste anche le crescenti ondate migratorie da Paesi dove il virus è molto diffuso”.

Lo ha dichiarato la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale a margine del V congresso regionale Anlaids Liguria che si è tenuto oggi a Genova nell’aula polivalente San Salvatore in occasione della Giornata mondiale Aids 2016.

Durante il convegno sono stati illustrati alcuni dati dell’Osservatorio epidemiologico regionale per le malattie infettive Oermi, attivo all’interno della sezione di Igiene e Medicina preventiva del dipartimento di Scienze della Salute Dissal dell’Università di Genova che si occupa, in collaborazione con il ministero della Salute e con l’assessorato regionale alla Sanità, del monitoraggio epidemiologico della sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) in Liguria dalla metà degli anni Ottanta.

Secondo i dati dell’Oermi aggiornati al 31 ottobre 2016, i casi di Aids di liguri residenti sono 3.228. Negli ultimi 15 anni, sono state notificate 1.775 nuove diagnosi di infezione da Hiv, di cui 1.608, cioè il 90,6%, relative a persone residenti in Liguria. L’incidenza media annua del periodo 2001- 2016 è di 7,1 ogni 100mila residenti in Liguria e mediamente 2 persone alla settimana si sono presentate nei centri clinici per una prima diagnosi di positività ai test anti Hiv.

Nel periodo 2001-2016, la fascia d’età maggiormente interessata dall’infezione è quella tra i 35 e i 44 anni – 585 su 1775 nuove diagnosi -, seguita da quella tra i 25 e i 34 anni – 452 casi -. Sono 125 i casi di giovanissimi tra i 15 e i 24 anni e 8 i bambini tra gli zero e 14 anni.

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