25 Aprile 2024 10:01

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25 Aprile 2024 10:01

IMPERIA. PORTO NEL CAOS. ECCO LE LETTERE DI DIFFIDA E MESSA IN MORA DEI TITOLARI DI POSTO BARCA: “DA PARTE DEL COMUNE CONDOTTE E OMISSIONI COLPEVOLI, SE NON DOLOSE”/IL TESTO

In breve: Ecco il contenuto delle lettere notificate dal Comune, pervenute dai Titolari di Posto Barca, dell'Associazione APPI. Oggi, il sindaco Capacci ha risposto pubblicamente alle diffide e alle messe in mora, respingendole.

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Ecco il contenuto delle lettere notificate dal Comune, inviate dai Titolari di Posto Barca, dell’Associazione APPI. Oggi, il sindaco Capacci ha risposto pubblicamente alle circa 70 diffide e messe in mora inviate dall’APPI, respingendole e affermando che gli atti sono senza fondamento giuridico. I Titolari di Posto Barca, al contrario, sostengono che il Comune sia responsabile dei danni che hanno subito a causa dei difetti presenti nel Porto Turistico.

 

La lettera degli Associati APPI:

Oggetto: Nuovo porto turistico – Porto Maurizio – Diffida e messa in mora, ex artt. 1219 e 2943 c.c.

Il sottoscritto, S.B., aderente alla Associazione APPI, è titolare di posti barca e posti auto nell’approdo in oggetto.

A tutt’oggi, il “nuovo porto turistico” di Porto Maurizio risulta non completato, malgrado la ultimazione a regola d’arte fosse prevista entro il mese di dicembre 2011. Inoltre la porzione realizzata (parte delle “opere a mare”) e le pertinenze – in particolar modo i parcheggi interrati – risultano affette da gravi vizi e difetti e mai collaudate.

Quanto ai servizi di gestione prestati, essi sono tuttora inadeguati e penalizzanti per gli utenti. Permane ancora oggi, inoltre, una totale incertezza sia per ciò che riguarda la sua situazione in diritto (sorte della concessione demaniale marittima del 2005, soggetto effettivamente legittimato al completamento e alla sua gestione, e così via).

Tutto ciò si è tradotto e si traduce in un gravissimo danno per l’esponente, in termini di mancata o malagevole fruizione del suo bene e in termini di investimento vanificato e di mancato profitto.

Il Comune di Imperia, assieme ad altri soggetti, è solidamente responsabile di tale gravissimo danno, in forza di condotte ed omissioni colpevoli, se non dolose, tenute nel tempo dai suoi rappresentanti, incaricati, funzionari e dipendenti.

Si chiede, ad ogni effetto di legge, il risarcimento di tutti i danni patiti e patenti, incrementato di rivalutazione monetaria ed interessi di legge sino al soddisfo”.

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