28 Marzo 2024 20:53

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28 Marzo 2024 20:53

IMPERIA. DA SABATO 18 FEBBRAIO A DOMENICA 19 ALLA SALA PINTER DE “LO SPAZIO VUOTO” LA MOSTRA DI ACQUEFORTI DI FRANCESCO CAMPANONI/I DETTAGLI

In breve: In occasione del quarto appuntamento teatrale della Stagione 2017 “Claque” de “LO SPAZIO VUOTO”, dal titolo "La Stessa Luna" con Erica Giovannini e Francesco Campanoni che andrà in scena domenica 19 febbraio ore 17.30, è prevista la Mostra di Acqueforti di Francesco Campanoni.

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In occasione del quarto appuntamento teatrale della Stagione 2017 “Claque” de “LO SPAZIO VUOTO”, dal titolo “La Stessa Luna” con Erica Giovannini e Francesco Campanoni che andrà in scena domenica 19 febbraio ore 17.30, è prevista la Mostra di Acqueforti di Francesco Campanoni.

Si tratta di un’esposizione disegni e avrà luogo nella sala Pinter de Lo Spazio Vuoto, in via Bonfante 37, Sabato 18 febbraio (dalle 16.00 alle 19.00) e Domenica 19 febbraio (dalle 10.00 alle 17.00).

Francesco Campanoni oltre a essere nato a Legnano, cittadella lombarda patria di artisti e poeti degni di nota, è anche tante altre cose. Attore, artista, teatrante, scrittore, scultore, regista e chi più ne ha più ne metta. In questa mostra lo si vede inciso e intriso in Acquaforte, antica tecnica calcografica consistente nel corrodere una lastra di metallo con un acido, per ricavarne immagini da trasporre su un supporto (in questo caso, cartaceo) per mezzo di colori. “Di queste acqueforti affascina l’incredibile varietà di soggetti, ma d’altra parte la stessa tecnica dell’automatismo utilizzata per crearle, ne favorisce la straordinaria diversità. Come per gli scrittori surrealisti, che scrivevano qualsiasi parola si presentasse alla loro mente conscia durante il processo creativo, così Campanoni si lascia guidare da un tratto, da una linea di matita che s’avvolge, si snoda, s’aggroviglia, creando figure, ambienti, personaggi e infine racconti assolutamente inaspettati.

Le acqueforti di Campanoni sono, quindi, pura associazione libera, che danno libero sfogo e dignità artistica al suo inconscio. Naturalmente, mano mano che il disegno prende corpo, prendono corpo anche significati e pensieri più razionali che, diversamente dal risultato surrealista, sono sempre intelligenti e narrativi. Le acqueforti di Campanoni sono una scrittura che narra di un piccolo mondo fatto di scoperte, di stati d’animo, di ribellioni, di risate, di fughe, di trasporti nel vento che spazza imperioso, trascinando cappelli, persone, cani, giornali e pagine e pagine di minuscoli libri che nessuno può leggere. Sono piccolissime novelle in forma d’immagine”. (Alfonso G. Ferrari).

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