20 Aprile 2024 11:04

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20 Aprile 2024 11:04

CONSIGLIO COMUNALE. BAGARRE SULLA BANCA CARIGE/VIDEO – Lagorio: “Poillucci, lei è una bugiarda”. Servalli: “Le banche sono il nemico”

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Nel corso del consiglio comunale in programma ieri sera, 17 febbraio, si è discusso anche di Banca Carige, attraverso la mozione presentata dal consigliere del Partito Democratico Lorenzo Lagorio. Una discussione, come nelle previsioni, molto accesa, con tanto di reciproche accuse tra Lagorio, Piera Poillucci (Forza Italia) e Mauro Servalli (Imperia Bene Comune).

ESORDIO LAGORIO

“Probabilmente questo sarà un tema particolare, soprattutto per gli azionisti chiamati in causa. Parliamo della Carige, banca con sede a Genova, ma che ha nel nostro territorio una presenza non indifferente. Erano tempi in cui la banca concedeva prestiti agli amici degli amici e noi oggi abbiamo qualcosa che ci tocca da vicino, con la partecipata Porto di Imperia SPA. La Carige concesse un prestito di 35 milioni di euro per la realizzazione del porto turistico. Insieme alla Carige c’erano altre banche, tra cui l’Unicredit, che era la capofila, e insieme hanno finanziato l’Acquamare per 127 milioni di euro.

Cosa ha dato in cambio come garanzia l’Acquamare? Le costruende opere su terreno demaniale. Il direttore di una banca però non avrebbe dovuto accettare, almeno a casa mia. Il punto che ci riguarda è quello dei mutui: alcuni possono essere coperti in più volte, altri con garanzie da azioni, da beni al sole e sono considerati crediti esigibili liquidi e nel tempo in cui la banca concede il mutuo la banca deve fare un accantonamento pari al mutuo concesso. Altri crediti dovrebbero avere una copertura nella loro banca pari al 75%. All’epoca però cosa hanno accantonato? Evidentemente i funzionari hanno accantonato 4 spiccioli e una bomba a orologeria nei confronti degli azionisti. Lascio a voi le considerazioni finali, ma parliamo del valore dell’azione quotata in borsa a settembre del 2006, valore dell’azione Carige 3,82 euro e venerdì scorso invece era 0,41 quindi il valore dell’azione Carige si è svalutata per oltre nove volte. Erano tempi in cui Berlusconi diceva che i ristoranti erano affollati e che le prenotazioni sugli aerei erano piene, andava tutto bene. Concludo leggendo: chiediamo al consiglio comunale di valutare in modo corretto preciso e puntuale l’operato dei precedenti amministratori; di ritenere l’aumento dei costi un ulteriore elemento negativo ai danni dell’attuale consiglio di amministrazione”.

POILLUCCI

“Consigliere Lagorio, mi domando perché lei le azioni non se le sia comprate della Monte dei Paschi di Siena, posto che i titoli della Monte dei Paschi di Siena hanno perso il 94% dal 31 12 2006 al 2014, così come quelli Unicredit hanno perso l’82%, Banca Intesa 54%, Carige 86%, Banca Popolare di Milano 87% e il Banco Popolare 91%. Potremmo continuare con i listini di borsa e purtroppo potremmo non divertirci. Lei quando da un’informazione all’interno di questo consiglio penso abbia dovere di serietà e completezza nell’informazione. Anche nel ripercorre cosa è stata e cos’è Carige, lei dice che Carige è il patrimonio di Imperia, io le dico che è il patrimonio di tutti i liguri, non solo di Imperia. Negli anni ’80 era una piccola banca locale e aveva pochi sportelli, un centinaio in Liguria, oggi è una grande banca, ha presenze anche in Piemonte e in Lombardia e nel giro di pochi anni è diventata uno dei primi gruppi bancari italiani. Ha 700 sportelli in tutta Italia e oltre 6 mila abitanti. Ogni passaggio è stato fatto con l’autorizzazione della Banca d’Italia. Tutte le decisioni che sono state prese dal cda di Banca Carige, sono state prese all’unanimità, con il voto favorevole di tutti gli amministratori”.

“Venendo ai prestiti agli amici degli amici, lei stesso ha ricordato quanto è stato mutuato all’Acquattare per la costruzione del porto di Imperia. E quindi lei stesso ha ricordato che l’Unicredit era la banca capofila di questo finanziamento, e l’Unicredit ha caldeggiato il finanziamento del porto di Imperia. Ma le sembra plausibile che la Banca Carige della Liguria non finanziasse il porto di Imperia. E’ chiaro che si propongono delle mozioni per fare delle chiacchiere e delle illazioni. Per quanto concerne gli aumenti dei conti correnti della Banca Carige, lei credo sappia che le spese che la Carige applica sono in linea con quelle delle altre banche, mentre capziosamente vorrebbe dire che è pure colpa di Caltagirone e magari di qualche altro politico se sono aumentati i costi sui conti correnti”.

SERVALLI

“Ma cos’è questa mozione Lagorio? Il consiglio comunale di Imperia deve interessarsi e chiedere alle autorità competenti di giustificare l’opera di una banca privata. Io ho sentito dire che la Carige è un patrimonio degli imperiesi, no dei liguri, ma che patrimonio dei cittadini? La Carige è una banca che come tutte le banche sono le principali responsabili della crisi economica italiana e europea. In questo momento sono i nemici le banche, non un patrimonio. Un ente pubblico dovrebbe andare a interessarsi di un organismo privato. Che cosa può centrare con il lavoro di quest’aula. Ha perso dei soldi consigliere? Non riesco a capire. Il consigliere Lagorio parla di una categoria sociale che non è la nostra, cioè 100 mila euro che si investono in azioni, ma noi facciamo riferimento a categorie sociali che non riescono a pagarsi la casa, non a quelle che hanno 100 mila euro da spendere nella Carige. Il Comune di Imperia potrebbe interessarsi della Fondazione Carige, ma anche lì non mi sembra che il Pd si sia giocato tanto bene le sue carte, non è che mi sembra abbia fatto valere il peso del ponente ligure o dello stesso Pd nelle scelte di questa amministrazione”.

INTERVENTO FOSSATI


INTERVENTO RUSSO

REPLICA LAGORIO

“Parte delle persone che hanno eletto consiglieri e assessori sono correntisti della Banca Carige o comunque hanno titoli della Banca Carige stessa. Io cerco di rappresentare gli interessi dei cittadini di Imperia. I 7 miliardi e mezzo di euro che sono stati erogati alle banche sono un modo come un altro per sistemare i bilanci degli istituì bancari, ma quando dopo c’è qualche imprenditore che va a chiedere soldi alle banche, se queste non avesser ricevuto il finanziamento da parte dello Stato, che cosa risponderebbero agli imprenditori? Non abbiamo soldi? Ora probabilmente un prestito potrebbero concederlo. Io mi sono molto meravigliato dell’intervento del consigliere Servalli. A quanto pare anche a lui, come agli altri, va bene che ci sia una difesa dei 35 milioni di euro a Caltagirone. Alla consigliere Poillucci dico che se non fossimo qua presenti mi esprimerei decisamente in altri termini. Lei è decisamente una persona bugiarda. Glielo dico davanti a tutti. Io ho documentazione provante dei valori dell’Unicredit del 2006, con tanto di giornale, che la quotazione dell’epoca era di 6 euro e 21 centesimi e oggi è di 6 euro e 2 centesimi, chiusura della borsa di venerdì, con una perdita di nemmeno 4%. E poi dopo, per quanto concerne la Monte dei Paschi di Siena saranno mazzi degli altri e non dei cittadini di Imperia. Io voglio parlare di uno che si era fatto prestare una marea di soldi, 127 milioni di euro dalle banche, per realizzare il nostro porto turistico. Nel frattempo, mentre si erogavano questi soldi, il buon Caltagirone era entrato in possesso di ben 187 mini di euro per la vendita di posti barca e posti auto pertinenziali e anziché restituire i soldi alle banche che cosa ha fatto? Non lo so, indovina tu donna Piera”.

CARLO CAPACCI

“Premetto che non sono un correntista della Banca Carige e non posseggo azioni Carige. Ritengo la mozione logica, almeno per portare a conoscenza la città delle cose che sono successe in una banca che sembrava facesse utili fino a scoprire l’anno scorso una perdita sui crediti di un miliardo di euro. Ed è per questo che la Fondazione Carige dovrà diventare azionista di minoranza della Banca Carige. Non sarà più azionista di maggioranza perché la Banca Carige necessita di un aumento di capitale di 800 milioni, che servirà come minima cifra per coprire il miliardo di euro di perdite che sono venute alla luce l’anno scorso. La Fondazione Carige diventerà azionista di minoranza e perderemo il controllo sulla banca. Per quanto concerne l’aumento dei costi dei conti correnti bancari, devono diminuire e il fatto che in alcune banche, come la Carige, siano aumentati, è inspiegabile. Trovo giusto, dunque, che un organo come il consiglio comunale chieda delle spiegazioni”.

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