20 Aprile 2024 08:37

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20 Aprile 2024 08:37

IMPERIA. MIGRANTE PARTORISCE NEL CENTRO DI ACCOGLIENZA. L’EMOZIONANTE RACCONTO DI UN’OPERATRICE:”QUANDO HO CHIAMATO IL 112 LE SI SONO ROTTE LE ACQUE E…”/L’INTERVISTA

In breve: Nel centro di accoglienza "La Locanda del Buon Samaritano" di via Berio, ieri mattina, una giovane migrante di 23 anni ha dato alla luce Alfredo

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Una storia a lieto fine quella che è accaduta ieri, martedì 2 maggio. Nel centro di accoglienza “La Locanda del Buon Samaritano” in via Berio, a Oneglia, alle 7.30 di ieri mattina, una giovane migrante, di nome Naomi, di 23 anni , ha dato alla luce Alfredo. I militi della Croce Rossa non hanno fatto in tempo ad arrivare, tanto il piccolo aveva fretta di nascere, e Antonella Campagna, una delle operatrici della cooperativa Jobel che gestisce la struttura, ha seguito le istruzioni del 118 per far sì che il parto avvenisse senza complicazioni.

“Sono corsa da Naomi perché diceva di avere molto male racconta Antonella contattata da ImperiaPost – Ho chiamato subito il 112, ma immediatamente le si sono rotte le acque e non si poteva più aspettare. Così mi sono ritrovata in una situazione di emergenza. Ovviamente non sono un’ostetrica, ma ho fatto quello che credo chiunque altro avrebbe fatto. Il 112 mi ha messo prontamente in contatto con il 118, che mi ha seguito passo passo in ciò che dovevo fare. Si vedeva già spuntare la testa, il bambino aveva molta fretta di uscire! Tra l’emozione di tutti, in un attimo è nato Alfredo, di 3 chili e 520 grammi, una vera meraviglia. Ora mamma e figlio sono in ospedale, in ottima salute”.

QUANDO È ARRIVATA NAOMI A IMPERIA?

“La mamma, Naomi, è arrivata qui circa 1 mese fa, da sola, dal Burkina Faso”.

COME MAI LA SCELTA DEL NOME “ALFREDO”?

“In effetti la scelta del nome è singolare. Quello che penso io è che abbia preso spunto da uno dei nostri operatori che si chiama proprio Alfredo, una persona dolcissima”.

COSA NE PENSA DELLE RECENTI POLEMICHE ESPLOSE A CAUSA DELL’ARRIVO DEI MIGRANTI NELL’IMPERIESE E NEL DIANESE?

“Penso che se le persone fossero sul campo ogni giorno come noi, capirebbero che tutto questo “blaterare” non è utile a nessuno. Purtroppo c’è troppa disinformazione. Ognuno ha il proprio pensiero, ma, prima di esprimersi, bisognerebbe prendere coscienza delle cose come stanno, non per sentito dire. Inoltre, penso che quello che sta succedendo a Imperia è solo una minima parte di ciò che sta accadendo nel mondo. Non possiamo far finta di nulla”.

 

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