29 Marzo 2024 01:21

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29 Marzo 2024 01:21

“CIÒ CHE I NAZISTI HANNO FATTO AGLI EBREI, GLI UOMINI LO STANNO FACENDO AGLI ANIMALI”. SCENDONO IN PIAZZA GLI ANIMALISTI AL GRIDO:”GIUSTIZIA PER LOLA”/ FOTO E VIDEO

In breve: Purtroppo non sempre è così, anzi molto spesso chi si rende colpevole di uccisioni di esseri viventi se la cava con una multa o con pochi mesi di servizi sociali come nel caso recente di Angelo, il cane ucciso a San Gineto

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“Ciò che i nazisti hanno fatto agli ebrei, gli uomini lo stanno facendo agli animali”. È questa una delle frasi scritta su uno degli striscioni  che hanno sfilato questo pomeriggio per le vie del centro di Oneglia nell’ambito della manifestazione organizzata dal Movimento Etico Tutela Animali e gli Animalisti Genovesi  per ricordar Lola, la cagnolina di Borghetto d’Arroscia uccisa a fucilate dal suo padrone. Circa 50 animalisti si sono dati appuntamento in piazza De Amicis da dove è partito un corteo per chiedere giustizia per la povera Lola, e affinchè la sua storia sia presa come simbolo per tutte le altre vittime della barbarie e della crudeltà dell’uomo.

Sono Valerio Vassallo del Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente insieme a Fabio Dolia degli animalisti genovesi abbiamo organizzato questo presidio sulla base dell’antispecismo. In particolare è riferito ad un caso specifico che è successo, non il primo in Italia, anzi quando vengono uccisi animali soprattutto se animali da affezione e compagnia, dunque tutelati dallo Stato, lo Stato si gira quasi dall’altra parte perché i tribunali sono pieni di pratiche da sbrogliare e non si perde spesso tempo dietro ad una pratica per un’uccisione di un cane. Ricordo che lo Stato tutela gli animali e quando lo Stato non funziona noi cerchiamo di ottenere i diritti di chi non ha voce”.

“Noi siamo qui – ha commentato ” degli animalisti genovesi – per ricordare Lola, la cagnolina uccisa a Borghetto d’Arroscia a fucilate, a bruciapelo, una storia veramente triste e noi vogliamo prenderla come uno dei, purtroppo tanti, casi come il suo. Chiediamo pene molto più severe nel codice penale, chiedere una giustizia sicura e che queste pene vengano poi inflitte a chi compie questo tipo di reati. Purtroppo non sempre è così, anzi molto spesso chi si rende colpevole di uccisioni di esseri viventi se la cava con una multa o con pochi mesi di servizi sociali come nel caso recente di Angelo, il cane ucciso a San Gineto. Per noi tutti gli animali sono uguali, quindi questo deve diventare soltanto un esempio per chiedere veramente la fine di ogni tipo di violenza su ogni essere vivente.

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