29 Marzo 2024 08:01

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29 Marzo 2024 08:01

IMPERIA. ACCUSATO DI AVER FAVORITO UN DETENUTO, ASSOLTO IN TRIBUNALE IL MEDICO DEL CARCERE/ECCO COSA È SUCCESSO

In breve: Assolto perché il fatto non sussiste. Si è concluso così il processo che vedeva sul banco degli imputati, con l'accusa di falso, il medico del carcere di Imperia Khaled Rawash

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Assolto perché il fatto non sussiste. Si è concluso così il processo che vedeva sul banco degli imputati, con l’accusa di falso, il medico del carcere di Imperia Khaled Rawash, 58 anni. Il giudice Laura Russo ha accolto le richiesta di assoluzione avanzate dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Giovanni Di Meo, e dello stesso Pubblico Ministero, Alessandro Bogliolo.

Nel dettaglio, i fatti risalgono al 2011, quando un detenuto presso il carcere di Imperia, ascoltato dagli inquirenti nell’ambito di un’inchiesta, racconta di essere stato favorito dal medico del penitenziario, Khaled Rawash. In che modo? Sostituendo i campioni delle urine al ritorno in carcere dopo un permesso. Uno stratagemma per “pulire” le urine dalle tracce di cocaina e benzodiazepine, sostanze stupefacenti risultate positive a una prima analisi.

Un’accusa che, suffragata dall’effettivo esito delle analisi (positive a un primo controllo, negative al secondo), aveva portato all’apertura di un’inchiesta a carico di Rawash, poi sfociata nel processo terminato in data odierna.

Nel corso del dibattimento, durante il quale sono stati ascoltati vari testimoni, però, è emersa la totale estraneità ai fatti di Rawash, accusato ingiustamente.

“Il mio cliente è molto lieto dell’esito di questo processo – dichiara a ImperiaPost l’avvocato Giovanni Di Meo – Una vicenda giudiziaria che si trascinava ormai da sette anni si è conclusa positivamente. Il mio assistito ha sempre avuto fiducia della giustizia, consapevole della propria innocenza”.

 

 

 

 

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