20 Aprile 2024 14:52

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20 Aprile 2024 14:52

IMPERIA RICORDA FALCONE E BORSELLINO. CENTINAIA DI PERSONE ALLA FIACCOLATA CONTRO LA MAFIA. ALBANO: “MAI AVERE PAURA DI DENUNCIARE”/FOTO E VIDEO

In breve: Grande partecipazione ieri sera, mercoledì 19 luglio, alla fiaccolata in memoria delle vittime innocenti di mafia e a sostegno di tutti coloro che operano in ogni ambito, politico, economico-lavorativo e sociale per difendere la pace, la giustizia e la legalità

fiaccolata mafie libera 2

Grande partecipazione ieri sera, mercoledì 19 luglio, alla fiaccolata in memoria delle vittime innocenti di mafia e a sostegno di tutti coloro che operano in ogni ambito, politico, economico-lavorativo e sociale per difendere la pace, la giustizia e la legalità.

La manifestazione, a 25 anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio, in cui morirono Falcone, Borsellino e gli uomini e le donne delle loro scorte, è stata organizzata per la quinta volta da Libera e il Consiglio Comunale dei Ragazzi, con il patrocinio della Prefettura, della Provincia e del Comune di Imperia.

La fiaccolata ha avuto inizio a Oneglia, dalla Capitaneria di Porto, ed è terminata nel Capannone dell’Ex-Salso alla Marina di Porto Maurizio. Nel Capannone, recentemente messo a disposizione della cittadinanza grazie al Progetto Switch, si è svolto un incontro multimediale dedicato alla memoria delle vittime delle mafie e ai progetti realizzati da molti giovani imperiesi per la giustizia e la legalità.

Tra i partecipanti il Sindaco di Imperia Carlo Capacci, il Prefetto Silvana Tizzano, il Colonnello dei Carabinieri Pier Enrico Burri, il Questore Cesare Capocasa, la presidente del presidio Libera di Imperia Maura Orengo.

LA FIACCOLATA

MAURA ORENGO

“C’è stata una bella risposta da parte della città, dai consigli comunali dei ragazzi delle città vicine. Siamo contenti perché ci sono tanti giovani. E’ una serata dedicata alla ricerca della verità, non una verità qualsiasi, ma la verità che tutti i familiari delle vittime delle mafie stanno aspettando. Ricordiamo Paolo Borsellino, Emanuela Loi e gli uomini della scorta, vogliamo fare in modo che da tutta Italia si alzi questa richiesta di chiarezza e di verità”.

PREFETTO SILVANA TIZZANO

“Un forte ringraziamento all’associazione Libera per tutto quella che fa, iniziative di grande impatto e di grande rilevanza sociale. Possiamo contribuire alla lotta contro le mafie con la ricerca della verità e della giustizia, cercando di mettere in campo tutte le azioni che garantiscano sicurezza ai cittadini e rappresentino un esempio per i più giovani”.

CARLO CAPACCI

“Oggi noi mandiamo un messaggio. Siamo pronti a combattere la mafia, guardate, siamo qua. Ci vedete in faccia? Noi vogliamo essere al fianco delle forze dell’ordine che combattono ogni giorno e vogliamo essere vicini alle famiglie delle vittime di mafie che in questo Paese sono troppi”.

ALICE RONDELLI, SINDACO RAGAZZI VAL STERIA

ANNALISA TAMIETTO, SINDACO RAGAZZI IMPERIA

DONATELLA ALBANO

“Ringrazio ognuno di voi perchè con la vostra presenza odierna a questa fiaccolata si dimostra sempre più alle mafie che la società ha più di una parte sana, che crede nella legalità e che la vuole praticare ogni giorno, in ogni momento della propria vita, per essere liberi, liberi da qualsiasi tipo di condizionamento, liberi dalla violenza, liberi dalla coercizione propria delle mafie.

 
Oggi ricorre il 25simo anniversario della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, l’ennesimo atto di una stagione in cui la mafia espresse tutta la sua violenza in modo clamoroso, per cercare di dimostrare che avrebbe potuto mettere in ginocchio lo Stato. 
 
Ma lo Stato c’è, con le Istituzioni, le forze dell’ordine, la magistratura e soprattutto con tutte le persone che decidono di fare attività antimafia nelle associazioni, perchè non bastano gli anni di carcere inflitti ai mafiosi, la società deve isolare i mafiosi, deve condannare i loro comportamenti, deve stroncare sul nascere qualsiasi tipo di condizionamento e ricatto, per questo non finirò mai di dire quanto sia importante fare opera di informazione, parlarne e andare a sporgere denuncia quando si delineano soprusi e coercizioni. 
 
Non dobbiamo mai avere paura di parlare, se iniziamo ad avere paura di raccontare ciò che vediamo, le mafie vincono. Falcone e Borsellino furono tacciati di manie di protagonismo perchè avevano capito che si doveva parlare di mafie cercando di raggiungere il più ampio pubblico possibile e pertanto ne parlavano spesso in televisione, e questo non sempre fu apprezzato da alcune parti degli operatori dei media, da alcune parti del mondo politico e soprattutto da alcune parti dei colleghi in magistratura. Pagarono con la vita anche questa scelta di lottare gridando anche loro come Impastato che la mafia è una montagna di merda, così come i moltissimi giornalisti che denunciarono mafia, ‘ndrangheta e camorra nei territori.
 
La vita di Falcone, di Borsellino, e di tutti quelli che si impegnano contro le mafie, è spesso una scelta di vita coraggiosa e solitaria. Spesso quando si denuncia ci si ritrova isolati, tanto è grave l’accusa rivolta, tanto orribile è pensare che la mafia sia presente in mezzo a noi. Ma la mafia è in mezzo a noi, anche qui in al Nord, che si pensava immune, anche qui in Liguria, anche qui nella nostra provincia.
Ed è più semplice fare atti di negazionismo che mettersi a combattere. è più semplice non pestare i calli a qualcuno, è più facile saltare sui carri solo quando si riconoscono come vincenti, è più semplice non guardare nemmeno in casa propria.
 
Ma sapete cosa vi dico? Che una vita vissuta nella paura e nell’ipocrisia non vale nemmeno la pena di essere vissuta. Oggi si è qui per raccogliere e portare avanti il testimone di Borsellino e molti altri, non chiniamo mai la testa, non scendiamo mai ad alcun compromesso con la mafia e con chi la favorisce”.

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