23 Aprile 2024 19:06

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23 Aprile 2024 19:06

IMPERIA. PORTO DI ONEGLIA NELLA BUFERA. NEL MIRINO TRE CONCESSIONI, TRA ACCUSE E VELENI IL CASO FINISCE IN PROCURA/ECCO COSA È SUCCESSO

In breve: Esplode il caso porto di Oneglia a Imperia. Nel mirino delle polemiche le tre concessioni demaniali rilasciate dal Comune di Imperia all'Impresa Portuale Maresca dopo che...

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Esplode il caso porto di Oneglia a Imperia. Nel mirino tre concessioni demaniali revocate dal Comune di Imperia, con atto di decadenza (per mancato pagamento dei canoni) alla Compagnia Ludovico Maresca e il successivo diniego alla richiesta di assegnazione da parte dell’Imperia Yacht Service, società che opera da anni nell’area cantieristica del porto turistico.

In particolare l’Imperia Yacht Service aveva richiesto al Comune la concessione delle tre aree subito dopo l’avviso di decadenza notificato dagli uffici di Palazzo Civico alla Compagnia Portuale Maresca.

Il Comune, come da prassi, dopo aver ricevuto le istanze dell’Imperia Yacht Service, le ha pubblicate sull’albo pretorio. Pochi giorni dopo la pubblicazione online, la Compagnia Portuale Maresca e l’Impresa Maresca hanno inviato una lunga serie di controdeduzioni, esprimendo la propria contrarietà all’assegnazione delle concessioni all’Imperia Yacht Service.

Il motivo?

– “Le tre concessioni demaniali fanno parte di una storia ormai decennale della funzionalità del porto di Oneglia, legata alla Compagnia Portuale comune unico operatore rimasto con funzioni di carico e scarico su Calata Aicardi.
– La Compagnia Portuale ha ereditato dal Consorzio Imperia-Piemonte e dalla Lombimperia le attuali gru Ceretti-Tanfani, locate sui binari appositi e con al centro due file di binari di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Le difficoltà economiche che la Compagnia ha dovuto affrontare negli ultimi anni sono note a tutta la città e la chiusura del pastificio Agnesi ha comportato un ulteriore aggravio economico che ha impedito il pagamento dei canoni delle Concessioni Demaniali.
– La richiesta di concessione delle stesse aree da parte di una società che non ha mai lavorato nel bacino di Oneglia rappresenta per noi l’ennesimo tentativo di eliminare la Compagnia Maresca che opera sul porto dal 1934.
– Riteniamo che la società Imperia Yacht Service sia prestanome di interessi ben più grandi determinati a cancellare l’ultima banchina commerciale di Imperia, tentativo che nel passato abbiamo già visto attuare da altri soggetti”.

Una forte presa di posizione contraria all’assegnazione delle concessioni all’Imperia Yacht Service è arrivata anche da varie ditte di spedizioni.

Il motivo?

“Non sembra neanche pensabile la possibilità di rilasciare concessione di una banchina pubblica, l’unica rimasta nel porto di Imperia dove possono essere svolte operazioni portuali a un soggetto privato che mai ha svolto dette attività e non è titolare della prescritta autorizzazione di cui all’art. 16 comma 3 della legge 89/94″.

Il Comune di Imperia ha così accolto le opposizioni e le controdeduzioni, respingendo la richiesta dell’Imperia Yacht Service.

“E’ una vergognatuona Alessandro Dolla titolare, insieme al padre Giancarlo, dell’Imperia Yacht ServiceMa di quali attività di carico e scarico parliamo? L’attività commerciale sul porto di Oneglia è ferma da anni. Come può il Comune aver accolto simili controdeduzioni? Controdeduzioni nelle quali figurano anche ingiustificate accuse verso la nostra società. Come si può scrivere in un atto ufficiale inviato al Comune che l’Imperia Yach Service sarebbe da prestanome di interessi ben più grandi?. Noi non siamo i prestanomi di nessuno, in più se si muovo certe accuse bisognerebbe anche avere il coraggio di fare nomi e cognomi. È incredibile che il Comune possa aver preso in considerazione un atto simile.

Non solo, il Comune ha revocato la concessione alla Compagnia Maresca per mancato pagamento dei canoni e poi ha chiesto a noi, una società che lavora da anni nel settore, ‘un programma di attività, assistito da idonee garanzie, anche di tipo fideiussorio’.  Come se fossimo degli sprovveduti.

E non è tutto, dopo aver respinto la nostra richiesta il Comune ora sta valutando di affidare le concessioni all’Impresa Maresca che, guarda caso, ha stessa sede, stesso numero di telefono, stessa mail e stesso codice Ateco della Compagnia Maresca. Ma chi vogliono prendere in giro? 

Abbiamo informato la Procura della Repubblica, perché crediamo che vi siano tutti gli estremi di un abuso d’ufficio. Per quanto tempo deve durare ancora questa storia della Maresca? I tempi sono cambiati, è ora di prendere atto che non esiste più un porto commerciale a Oneglia. Quell’area potrebbe essere riutilizzata e garantire nuovi posti di lavoro, invece da anni è nelle mani della Maresca con una produttività pari a zero. Tutto questo è assurdo, fa male alla città”.

L’Imperia Yacht Service ha così inviato una nota alla Procura della Repubblica di Imperia.

“Con Vostra nota 8.6.2017, avete comunicato alla scrivente società che ‘viste le opposizioni ed osservazioni pervenute’ e vista ‘la richiesta di analoga porzione presentata dalla impresa Portuale ludovico Maresca’ ‘si ritiene di non poter dar seguito alla richiesta di concessione’.

Acquisita l’opposizione presentata dalla ‘Compagnia Portuale Lodovico Maresca s.c.a.r.l.’ in data 8.5.2017 e la opposizione presentata dalla ‘Impresa Portuale Lodovico Maresca s.r.l’ in data 4.5.2017, con preannunzio di ‘richiesta delle aree demaniali citate’, si osserva:

– l’area demaniale de qua è stata, sino ad epoca recente, in concessione demaniale marittima alla ‘Compagnia Portuale Lodovico Maresca s.c.a.r.l.’ e codesto Comune ha dichiarato la decadenza e/o revoca della concessione de qua, per grave inadempimento della concessionaria.
– in tale quadro, risulta paradossale e illogico che codesto Comune abbia preso in considerazione l’opposizione della ‘Compagnia Portuale Lodovico Maresca s.c.a.r.l.’, trattandosi del soggetto che aveva la concessione e l’ha persa per proprio inadempimento
– la ‘Compagnia Portuale Lodovico Maresca s.c.a.r.l.’, nella propria opposizione, dichiara espressamente che la scrivente società sarebbe il ‘prestanome di interessi ben più grandi’, accusandola falsamente di un reato, per il che si chiede che gli atti relativi vengano trasmessi alla locale Procura della Repubblica, laddove come, ben noto a codesto Ufficio, la scrivente società non è il è prestanome di nessuno, ma opera nel settore marittimo da svariati decenni
–  la seconda opposizione è stata presentata dalla ‘Impresa Portuale Lodovico Maresca s.r.l.’  e lascia interdetti che codesto Comune l’abbia presa in considerazione atteso che, come agevolmente accertabile con una semplice visura camerale:

-La società IMPRESA PORTUALE LODOVICO MARESCA SRL, è stata costituita il 27 febbraio 1995 ed anche la COMPAGNIA LAVORATORI PORTUALI LODOVICO MA.RESCA. COOP è stata costituita nella stessa data
Una è iscritta al Registro Ditte della CCIAA di Imperia al numero 93.335 e I’altra al numero 93.336
– Entrambe sono state iscritte nella stessa data 05 maggio 1995
– Entrambe hanno sede in Piazzale Molo Corto Oneglia
– Entrambe hanno lo stesso numero di telefono 
– Entrambe hanno la stessa mail 
– Entrambe hanno Io stesso codice ATECO

In altri termini, è evidente che, nella sostanza i due soggetti coincidono e sono sovrapponibili. Per tale motivi si evidenzia come sarebbe quanto meno degno di approfondita indagine da parte della Procura delle Repubblica, ove codesto Comune, dopo aver revocato la concessione demaniale alla ‘Campagnia L.Maresca’ per gravi inadempimenti della stessa, respingesse la richiesta di concessione presentata dalla società scrivente, sulla base della opposizione della ‘Compagnia L.Maresca’ e della ‘Impresa Portuale L.Maresca’, ovvero, addirittura, concedesse l’area a quest’ultima.

Si confida pertanto che, terminata l’istruttoria, codesto Comune rilasci alla società esponente la richiesta concessione, riservate, in difetto le azioni del caso, in ogni sede”. 

 

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