26 Aprile 2024 01:34

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26 Aprile 2024 01:34

DIANO MARINA. BATTAGLIA SULLA GESTIONE RIFIUTI. IL TAR BACCHETTA L’AMMINISTRAZIONE CHIAPPORI:”GRAVE ANOMALIA LE CONTINUE ORDINANZE DI PROROGA DEL SERVIZIO”/ LA SENTENZA

In breve: Il TAR ha respinto il ricorso dell’amministrazione Chiappori nei confronti della deliberazione del consorzio dei comuni che indicava la strada della gara ad evidenza pubblica il futuro della gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.

tar liguria diano marina

“Considerato, in ogni caso, che le esigenze cautelari allegate dalla parte ricorrente, genericamente riferite alla “possibilità di raccogliere dati utili” per “una seria e concreta progettazione di Bacino”, risultano palesemente recessive rispetto all’obiettivo di rimediare quanto prima, mediante l’espletamento di una procedura concorrenziale, alla situazione di grave anomalia determinatasi nei Comuni che hanno da tempo prorogato l’affidamento del servizio di igiene ambientale mediante ordinanze contingibili e urgenti”. È questa la pesante sentenza emessa ieri dai giudici del Tribunale Amministrativo ligure in merito al ricorso del comune di Diano Marina contro la delibera dello scorso 23 giugno con la quale la maggioranza dei comuni aderenti al consorzio (i 12 comuni dell’ambito Golfo Dianese-Andorese) ha indicato la via dell’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti attraverso gara d’appalto ad evidenza pubblica.

“Considerato che, – scrivono i giudici del TAR – anche prescindendo dall’eccezione di inammissibilità del ricorso concordemente sollevata dalle amministrazioni resistenti, le prospettate censure di legittimità, in parte riferite ad una mera sollecitazione non avente natura provvedimentale, non appaiono munite di apprezzabili elementi di fumus”Parole che pesano come macigni sulla decisione dell’amministrazione Chiappori di impugnare anche la diffida emessa dall’amministrazione provinciale con la quale intimava all’Ente dianese di approvare la convenzione entro 20 giorni dalla notifica dell’atto. 

Si complica così la strada dell’amministrazione Chiappori che lo scorso 7 agosto ha bocciato in con voto unanime (minoranza compresa) il progetto deliberato dal consorzio. Non solo il comune di Diano Marina, anche i comuni di Diano San Pietro, Diano Castello e Villa Faraldi hanno votato contro alla delibera dello scorso 23 giugno con la quale la maggioranza dei comuni aderenti al consorzio ha indicato la via dell’affidamento attraverso gara ai privati. 

“Rilevato, infine, – terminano i giudici – che il Comune ricorrente, pur avendo deciso di partecipare alla progettazione “propedeutica alla gara per l’affidamento del servizio” con deliberazione consiliare n. 28 del 29 luglio 2016, contesta proprio la scelta di esperire una procedura ad evidenza pubblica, peraltro omettendo di illustrare le eventuali opzioni alternative”.

L’amministrazione Chiappori, ha più volte dichiarato di preferire la gestione del servizio da parte di una società in house o da parte di una società pubblica. L’ultima spiaggia per l’amministrazione Chiappori e degli altri 3 comuni (Diano Castello, Diano San Pietro e Villa Faraldi) è quella del Consiglio di Stato. 

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