29 Marzo 2024 15:12

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29 Marzo 2024 15:12

IMPERIA. UN SUPERMERCATO PER I POVERI IN CORSO GARIBALDI. IL PROGETTO DI ROTARY CLUB E ARIMONDO. PAOLA MURATORIO:”I PRODOTTI SARANNO…”/L’INIZIATIVA

In breve: Il "supermercato" sorgerà nei locali messi a disposizione in comodato d'uso dalle Opere Parrocchiali di San Maurizio, in corso Garibaldi, e venderà i prodotti a prezzi molto convenienti.

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Un supermercato pensato per aiutare chi è più in difficoltà. È questa l’idea nata da Paola Muratorio, ex presidente del Rotary imperiese, al fine di dare una mano a coloro che faticano a fare la spesa e a comprare i beni di prima necessità. Il progetto ha l’appoggio dei servizi sociali del Comune di Imperia e degli imprenditori Luciano e Roberto Arimondo.

Il “supermercato” sorgerà nei locali messi a disposizione in comodato d’uso dalle Opere Parrocchiali di San Maurizio, in corso Garibaldi, e venderà i prodotti a prezzi molto convenienti.

“Ho ideato il progetto insieme al Rotary due anni fa, quando era presidente Paolo Riello spiega Paola Muratorioe ho portato avanti l’idea durante la mia presidenza. Adesso è in carica Giuseppe Fossati, ma continuo ad occuparmi del progetto, che è in via di ultimazione.

È l’evoluzione di ciò che portava già avanti il Rotarycontinua – ossia il pacco alimentare, con la creazione di pacchi donati alle famiglie. In questo modo si sostituiscono i pacchi in una forma evoluta per aiutare le persone con scarsa disponibilità finanziaria durante tutto l’arco dell’anno.

Verranno venduti prodotti a prezzi molto concorrenziali, senza utile – aggiungein locali messi a disposizione dalla parrocchia di San Maurizio. Dato che non erano in stato ottimale, come Rotary abbiamo avviato dei lavori di ristrutturazione, ultimati a giugno. A breve verranno installati gli scaffali.

A fare la spesa saranno persone già seguite dal Comune e pensiamo di far adoperare della carte di credito prepagate.

Nel frattempo è uscita la nuova legge per il terzo settore quindi dobbiamo aspettare i decreti per sapere come gestirlo. Vorremmo ovviamente gestirlo come associazione senza scopo di lucro, con volontari che dovranno rispettare i canoni necessari per la vendita di prodotti alimentari.

L’auspicio – concludeè di aprirlo entro fine anno o a inizio del nuovo anno”.

 

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