24 Aprile 2024 15:38

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24 Aprile 2024 15:38

IMPERIA. SINDACATI IN PIAZZA PER CHIEDERE AL GOVERNO POLITICHE IN FAVORE DELL’OCCUPAZIONE, PENSIONI, SANITÁ E RINNOVO DEI CONTRATTI/ FOTO E VIDEO

In breve: Prima tappa in Prefettura dove circa 50 militanti hanno consegnato un documento al Prefetto Silvana Tizzano e poi in via San Giovanni per il presidio con i banchetti e la distribuzione del materiale informativo alla popolazione.

SINDACATI IN PIAZZA

CGIL, CISL E UIL sono scesi in piazza questa mattina anche a Imperia per chiedere al governo interventi su temi come: le pensioni, i giovani, l’occupazione, la sanità e il rinnovo dei contratti. Prima tappa in Prefettura dove circa 50 militanti hanno consegnato un documento al Prefetto Silvana Tizzano e poi in via San Giovanni per il presidio con i banchetti e la distribuzione del materiale informativo alla popolazione. In particolare, i sindacati chiedono al governo un maggior impegno per le politiche del lavoro in entrata e in uscita, pensioni più dignitose, la sanità pubblica e il rinnovo dei contratti collettivi.

MILENA SPERANZA (UIL)

“Siamo in piazza tutti assieme proprio perché ci sono tematiche molto importanti, tematiche che prendono cittadini, lavoratori e soprattutto i nostri giovani che oggigiorno non riesco a trovare un lavoro. Questa manifestazione è estesa su tutto il territorio nazionale, davanti alle Prefetture, noi questa mattina abbiamo presentato il nostro documento, come avvenuto in tutta Italia, al Prefetto chiedendo anche a lei di dare in qualche modo un segnale. La nostra provincia sente molto il tema dell’occupazione, molte delle nostre aziende hanno chiuso, riteniamo importante mettere insieme questi argomenti, non è più tempo trattarli separatamente ma coinvolgono tutti, riteniamo importante trattarli assume”. 

CLAUDIO BOSIO (CISL)

“Siamo in milioni sulle piazze italiane, i temi della piattaforma di questo documento sono temi unitari. Il tema della sanità non è il tema di nuovi ospedali ma significa la presa in carico del paziente, del disabile, dell’assistenza domiciliare per cui crediamo che in un Paese si vive più a lungo e si invecchia ci siano nuovi e diversi bisogni. I contratti collettivi del pubblico impiego e della scuola non vengono rinnovati, della scuola sono 8 anni, del pubblico impiego (Comuni, regioni ed enti locali) sono 7 anni. Vogliamo completare la fase due della riforma pensionistica, i primi risultati dell’APE SOCIAL non sono stati ottimali perché l’inps che doveva  attuare questo accordo ha posto dei paletti molto rigidi, c’è ancora un confronto aperto tra il Governo e l’Inps. Abbiamo un problema nell’accesso del mondo del lavoro per i giovani, abbiamo un problema che deve pensare non solo a dare gli incentivi alle imprese ma che deve realizzare un piano di politica industriale. Quando noi non riusciamo a difendere le nostre realtà produttive avremo un problema occupazionale e le risorse dello stato ufficiale andranno a diminuire aumenteranno le fasce deboli in un contesto che è drammatico. Un sindacato attento, riformista, che scende in piazza porta avanti le proprie istanze, vuol far capire che noi non vogliamo contrastare il Governo ma vogliamo insieme anche al mondo delle imprese creare un nuova e più moderna occupazione”.

FULVIO FELLEGARA (CGIL)

La provincia di Imperia soffre sui temi sui quali noi manifestiamo. Quando parliamo dei dati occupazionali nella nostra provincia e scopriamo che  nel 2016 abbiamo perso 4000 posti di lavoro e che i settori che vanno peggio sono quelli delle costruzioni, del turismo nell’anno migliore che il turismo ha avuto rispetto agli ultimi anni con la congiuntura dei concorrenti internazionali che in qualche modo ci ha addirittura in qualche modo favorito è evidente che gli elementi di preoccupazione sono tanti ed è per questo che essere unitari, uniti in piazza, a Imperia è importante. Ed è importante che noi diciamo una cosa: bisogna tenere unite le varie generazioni. Questo concetto è importante anche per Imperia proprio per i dati occupazionali che ha perché rispondere e dare un po’ di speranza a chi è vicino alla pensione e vede quell’asticella alzarsi sempre più in virtù di quel meccanismo infernale che ha inserito la Legge Fornero per cui a partire dal 2019 avremmo un ulteriore aggiornamento dell’aspettativa di vita e così via significa oltre che togliere le speranze e dare preoccupazioni a chi è vicino al traguardo, anche impedire l’accesso al lavoro di chi oggi ne è fuori.

L’accesso al lavoro e nuove opportunità non si creano con gli sgravi fiscali che il Governo propone per l’ennesima volta come ricetta per le nuove assunzioni sono un palliativo che può tamponare al momento ma che abbiamo già visto con il Job Act diventa poi strumento di sostituzione o di facili licenziamenti appena gli sgravi finiscono. Abbiamo bisogno di interventi strutturali, quello di favorire l’uscita dal mondo del lavoro, la flessibilità in uscita, sarebbe uno strumento strutturale che crea spazio a chi il lavoro lo sta cercando per questo diciamo che è la risposta per tutte le generazioni non solo per gli anziani o solo per i giovani, stiamo provando a tenere tutti insieme. È questo il motivo per cui trattiamo questi argomenti in maniera collettiva. La sanità, il rinnovo dei contratti e l’attenzione all’occupazione sono tutte cose che devono andare insieme”. 

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