24 Aprile 2024 06:58

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24 Aprile 2024 06:58

IMPERIA. “PRONTO, SIAMO DELLA POLIZIA, VUOLE ABBONARSI ALLA NOSTRA RIVISTA?”. LA TRUFFA DEL GIORNALINO ARRIVA IN CITTÀ. LA DENUNCIA DI UNA DONNA:”NON ACCETTATE!”/IL CASO

In breve: Chiamano fingendosi della Polizia o di altre forze dell'ordine e propongono un abbonamento alla rivista del comando, ma è una truffa.

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Chiamano fingendosi della Polizia o di altre forze dell’ordine e propongono un abbonamento alla rivista del Comando, ma è una truffa. In questo modo, in tutta Italia, sono state oggetto di raggiri moltissime persone, specialmente gli anziani o i soggetti più deboli.

Una lettrice di ImperiaPost, Cristina, ha scritto alla nostra redazione per avvisare che la truffa è arrivata anche nella nostra città. Qualche giorno fa, infatti, ha ricevuto una telefonata da finti agenti, in cui le veniva proposto l’abbonamento al giornalino della Polizia al costo di 85 euro.

Volevo solo avvisare che su Imperia gira la truffa del giornalino della Polizia alla modica cifra di 85 euro – racconta è cominciato tutto con una telefonata, poi non mi lasciavano più.

Dopo qualche giorno hanno chiamato per avvertire di preparare i soldi in contrassegno – continua – ma tempo che mettessi insieme i pezzi hanno buttato giù. Per tutto il tempo non volevano mai lasciare un recapito per chiamare in caso di necessità e sul telefono non si vedeva un numero per capire la zona da dove chiamavano.

In seguito è arrivato un pacco tramite corriere da pagare in contrassegno. Il pacco era fasciato nella carta del corriere e non si vedeva cosa c’era all’interno.  L’ho rifiutato. Ovviamente essendo sigillato non ho potuto sbirciare, ma a tatto era senz’altro solo carta. Per ora non ha chiamato nessuno per lamentarsi del mio rifiuto – conclude – ma la truffa gira e qualcuno potrebbe rimetterci”.

La Polizia ha fatto sapere a livello nazionale che non vengono vendute riviste dalle forze dell’ordine al telefono, consigliando a tutti coloro che vengono contattati per vendite di questo tipo di non accettare. Se di prepotenza viene spedito un pacco a casa, va rifiutato. Se viene accettato, va comunicato per iscritto il rifiuto al pagamento.

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