20 Aprile 2024 00:18

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20 Aprile 2024 00:18

IMPERIA. MORÌ DOPO UN INCIDENTE STRADALE, LA PROCURA FA RIESUMARE LA SALMA DI UN 49ENNE. TRE MEDICI INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO/L’INCHIESTA

In breve: E' un'inchiesta complessa quella con l'ipotesi di reato di omicidio colposo aperta dal Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo a Imperia

incidente

E’ un’inchiesta complessa quella con l’ipotesi di reato di omicidio colposo aperta dal Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo a Imperia. La Procura ha chiesto e ottenuto, a distanza di un mese e mezzo dalla morte, la riesumazione della salma di un 49enne. Il motivo? Verificare se nel decesso, avvenuto circa un mese dopo (2 di ottobre) un incidente stradale (6 settembre), vi siano delle responsabilità mediche e collegamenti diretti con le lesioni riportate dopo il sinistro. La salma, riesumata, è stata sottoposta a un’autopsia che chiarirà le cause della morte. 

L’uomo il 6 settembre scorso era stato trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Imperia a seguito di un incidente  stradale. Il 49enne, a bordo di uno scooter, era rovinato a terra dopo lo scontro con un’auto. Al Pronto Soccorso, dopo alcuni esami, gli era stata diagnosticata la frattura di una spalla. Il 49enne, aveva però rifiutato il ricovero, tornando a casa. 

Il giorno successivo, l’uomo è tornato al Pronto Soccorso per una consulenza ortopedica, al termine della quale è stato successivamente dimesso. Il terzo giorno il 49enne ha fatto nuovamente ritorno in Ospedale, accompagnato dalla guardia medica, per via di un forte dolore all’addome. Gli esami, questa volta, hanno evidenziato lo spappolamento della milza. Il 49enne è stato così operato d’urgenza, spirando però diversi giorni dopo. 

Il Pubblico Ministero Bogliolo ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposotre medici dell’Ospedale di Imperia, difesi dagli avvocati Sandro Lombardi e Emilio Varaldo, e il conducente dell’auto coinvolta nell’incidente con lo scooter a bordo del quale viaggiava il 49enne poi deceduto, difeso dall’avvocato Carlo Ruffoni

 

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