24 Aprile 2024 00:56

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24 Aprile 2024 00:56

IMPERIA. PORTO TURISTICO, IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIA IL RICORSO CONTRO LA DECADENZA DELLA CONCESSIONE. FOSSATI (IR):”TORNA NELLE MANI DEL DEMANIO, NON DEL COMUNE. LA GOIMPERIA…”/I DETTAGLI

In breve: Così il consigliere di Imperia Riparte, Giuseppe Fossati, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato sulla decadenza CDM del Porto Turistico

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“La notizia del giorno, che ha fatto passare in secondo piano, nell’immediato, il dibattuto sul futuro di Rivieracqua e della crisi politica della Amministrazione Capacci, è certamente la decisione del Consiglio di Stato di conferma della decadenza della concessione della Porto di Imperia s.p.a.Così il consigliere di Imperia Riparte, Giuseppe Fossati, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato sulla decadenza CDM del Porto Turistico.

“La sentenza, nella sostanza, è molto semplice: la concessione è decaduta perché la Porto di Imperia s.p.a. non ha pagato al demanio i canoni di concessione demaniale relativi agli anni 2011 e 2012, pari a circa € 1.800.000,00, ed il Fallimento, incredibilmente, non si è attivato per sanare tale inadempienza e salvare la concessione.

Nulla di più e nulla di meno. Dopo anni di vicende giudiziarie, la montagna ha partorito un topolino (un banalissimo inadempimento nel pagamento di un canone), che si è mangiato il formaggio.

Un’opera ed una concessione del valore di circa € 200.000.000,00, che ha coinvolto e coinvolge centinaia di “acquirenti” dei posti barca privati, grandi, ma soprattutto medio-piccoli, decaduta perché la concessionaria Porto di Imperia s.p.a. non ha pagato una cifra, tutto sommata, modesta, in rapporto al valore ed all’investimento.

Ne prendiamo atto. Nella sostanza, gli acquirenti dei posti barca, i creditori ed i soci della Porto di Imperia s.p.a. (tra cui il Comune, per 1/3), hanno perso tutto unicamente perché chi amministrava la Porto di Imperia s.p.a., prima, ed il Fallimento, poi, non ha pagato al demanio “l’affitto” del 2011 e 2012.

Il porto, quindi, torna nella disponibilità del Demanio, non del Comune, come erroneamente qualcuno afferma, ed ora occorre pensare al futuro.

Credo sia evidente che il porto non possa essere gestito come sta facendo la Go Imperia, in modo minimale, e dovrà essere finito, con investimenti enormi, che né il Comune, né la Go Imperia, sono in grado di fare.

A chi ed a quali condizioni il Demanio potrà rilasciare una nuova concessione pluridecennale che presuppone investimenti di decine di milioni di euro? Ad un soggetto pubblico, ad un soggetto privato o ad una società mista?

Difficile dirlo oggi, ma, sinceramente, non vedo una soluzione a breve o medio termine. Sarà uno dei temi portanti della prossima Amministrazione o, meglio, delle prossime Amministrazioni. Un problema non da poco da affrontare, ma anche una sfida ed un’opportunità per la città”.

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