29 Marzo 2024 09:07

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29 Marzo 2024 09:07

UN NUOVO REPARTO DI NEONATOLOGIA IN UN OSPEDALE DEL BENIN COSTRUITO DA UN GRUPPO DI IMPERIESI:”PER AIUTARE I BAMBINI…”/LA STORIA

In breve: Un nuovo reparto di neonatologia in un ospedale del Benin costruito grazie alla generosità degli imperiesi.

ALCOS

Un nuovo reparto di neonatologia in un ospedale del Benin costruito grazie alla generosità degli imperiesi. È questo il progetto portato avanti da Antonio Mela, titolare del Frantoio di Sant’Agata e Roberto Andreis, agente di polizia in pensione, che si sono uniti all’associazione l’Abbraccio.

L’ospedale si trova nel villaggio di Sokponta, nello stato del Benin, in Africa occidentale. Gli imperiesi, grazie a cene organizzate per raccogliere fondi e alla generosità di molte persone, hanno raccolto oltre 56 mila euro e hanno potuto realizzare un nuovo reparto di Neonatologia.

Il progetto è stato inaugurato lo scorso 25 novembre e già si sta pensando a una nuova iniziativa in campo agricolo, che prevede l’acquisto di terreni da destinare all’allevamento e alla coltivazione di riso e ortaggi, che darà lavoro ad altre 30 persone.

COM’È NATA L’IDEA?

Il gruppo di Imperia ha iniziato nel 2011, quando è venuto a conoscenza di questa associazione che aveva già realizzato un Ospedale in Benin a Sokponta. È nato subito un certo interessamento da parte mia e di Roberto Andreis. I miei Figli sentendo parlare dei bimbi africani hanno subito detto: “Perchè non facciamo qualcosa in memoria della mamma Paola che amava tantissimo i bambini?”.

Io e Roberto tramite un amico “Cirio” che partecipava già con ‘ L’Abbraccio ‘ abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere Pino Di Menza, il presidente e l’artefice di questa grande operazione. Cosi nacque l’idea visto anche la necessità di realizzare un sala di Neonatalogia che mancava”.

COME VI SIETE ORGANIZZATI PER REALIZZARE IL PROGETTO?

Iniziammo la raccolta fondi con le cene di compleanno. Siamo andati avanti trovando persone generose e organizzando qualche cena: una di queste con I Rotariani al Frantoio S. Agata.
Oltre alla donazione della famiglia Mela, che in memoria di Mamma Paola, mia moglie, ha donato una cifra importante e ad altre donazioni, siamo arrivati 24/25 mila euro. Abbiamo organizzato 2 cene da Lucetto Ristorante La Casetta. Ringrazio anche la famiglia Gollo di Albenga, la famiglia Amadeo (Grafiche), Ansaldi e Parodi e tutti gli anonimi generosi”.

DOPODICHÈ SIETE STATI IN AFRICA. COME È STRUTTURATO L’OSPEDALE?

“Sì, noi siamo andati con il gruppo dei dottori 4 anni fa. In quella occasione si fece una pre-inaugurazione, quest’anno dopo aver investito ancora circa 25/30 mila euro si è ingrandita la sala e equipaggiata con attrezzature e può ospitare 16 bimbi. Il giorno dopo l’inaugurazione sono entrati già 12 bimbi.

Tutti quelli che collaborano, dottori compresi, si pagano il biglietto aereo e la camera: i soldi che entrano sono spesi tutti fino all’ultimo centesimo per migliorare sia l’ospedale che la scuola con refettorio per circa 250 Bambini.

Il forno che abbiamo fatto dà lavoro a 30 donne e produce pane per tutta la zona. Infine c’è l’azienda agricola che sta crescendo. Abbiamo 16 ettari, abbiamo un pozzo che ci dà tanta acqua, 500 galline e maiali. Sta diventando un’isola felice da imitare. Speriamo che possa in futuro diventare autosufficiente. Sarebbe bello e un vero successo.

Gradualmente cerchiamo di andare avanti, per fortuna abbiamo tanti amici che collaborano, e ringraziamo tutti i collaboratori e i donatori. Un benefattore, che preferisce rimanere anonimo, ha appena spedito un bancale di 720 bottiglie di olio in Africa”.

 

“Il gruppo di amici di Imperia – scrive l’associazione L’Abbraccio sul sito internet capeggiati da Roberto Andreis, ancora una volta hanno sostenuto i lavori per la costruzione della Neonatalogia, nuovo reparto dell’Hopital des Enfanta a SokpontàUn grazie di cuore a lui e a tutti i sostenitori imperiesi: la famiglia Mela, il ristorante Lucio, le famiglie Ansaldi, Gollo e Parodi”.

 

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