23 Aprile 2024 11:04

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23 Aprile 2024 11:04

IMPERIA. MOLESTIE SESSUALI SU DUE MINORENNI IN AUTOBUS. MIGRANTE ARRESTATO DALLA POLIZIA. PIANA (LN):”FATTO MOLTO GRAVE, DON ANTONELLO DANI DOVREBBE…”/IL CASO

In breve: Parole di Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria in merito all'arresto di un giovane migrante con l’accusa di aver molestato due ragazzine su un autobus

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“La polizia, su segnalazione di un autista di Riviera Trasporti, l’altro ieri ha arrestato un richiedente asilo di 27 anni per violenza sessuale, consistente in molestie e palpeggiamenti, su due minorenni di 15 e 17 anni che viaggiavano sul bus – Parole di Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria, in merito all’arresto  di un giovane migrante con l’accusa di aver molestato due ragazzine su un autobus.

“Il fatto è molto grave – prosegue Piana – Solo grazie al coraggio dell’autista e alla tempestività dell’intervento degli agenti, che ringraziamo, il migrante è stato bloccato e oggi per fortuna non commentiamo qualcosa di ancora più grave. Detto questo, risulta che il giovane africano sia originario della Guinea, sbarcato in Italia alcuni mesi fa e ospitato dalla cooperativa fondata da Don Antonello Dani, che gestisce il centro di accoglienza La Goccia a Piani di Imperia.

Il prete oggi ha reagito condannando il fatto, ma sentendosi anche in dovere di invitare i fedeli a non fare discriminazioni in base al colore della pelle perché ‘il colpevole poteva essere anche un bianco’.

Non è tutto. Don Antonello Dani si è subito preoccupato di difendere gli altri migranti ospitati a Imperia affermando che sono ‘brave persone’.

Stupisce però che, fino all’altro ieri, lui e altri buonisti facevano con troppa facilità la stessa affermazione sostanzialmente anche nei riguardi del 27enne della Guinea. E così hanno fatto e continuano a fare i pro migranti per tutelare gli ospiti delle varie onlus e coop che gestiscono il business dell’accoglienza.

In realtà, sappiamo che quasi tutti i migranti sbarcati sulle nostre coste non scappano da guerre. Quello che non sappiamo, però, è se questi giovani abbiano precedenti penali o siano pericolosi perché spesso sono senza documenti e non conosciamo praticamente nulla di loro. Inoltre, è bene ricordare che la grande maggioranza dei richiedenti asilo poi non ottiene lo status di rifugiato.

Pertanto, occorre maggiore cautela prima di difendere ad oltranza certe persone e la situazione di caos che si è venuta a creare con l’immigrazione incontrollata.

Ora più che mai bisogna dire stop agli sbarchi, continuare a predisporre controlli sul territorio e attuare finalmente i necessari rimpatri a tutela della sicurezza della cittadinanza e per il rispetto della legalità”.

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