18 Aprile 2024 12:53

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18 Aprile 2024 12:53

IMPERIA. CASO RIFIUTI, FOSSATI (AREA APERTA):”CAPACCI HA AMMESSO CHE NON PARTIRÀ IL PORTA A PORTA. LA CAUSA È LA DEBOLEZZA POLITICA E…”

In breve: "Il Sindaco Capacci ha finalmente ammesso pubblicamente quello che vado dicendo da due anni: ad Imperia non partirà nessuna raccolta porta a porta, non ci sarà nessuna gestione in house - così commenta il consigliere comunale Giuseppe Fossati in riferimento al caso rifiuti nel Comune di Imperia.

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“Il Sindaco Capacci ha finalmente ammesso pubblicamente quello che vado dicendo da due anni: ad Imperia non partirà nessuna raccolta porta a porta, non ci sarà nessuna gestione in house – così commenta il consigliere comunale Giuseppe Fossati in riferimento al caso rifiuti nel Comune di Imperia.

Non potendo fare diversamente, attesa la debolezza politica e l’assenza di una progettualità adeguata, il Sindaco Capacci firmerà l’ennesima ordinanza di affidamento senza gara a Teknoservice.

Un atto di assunzione di responsabilità del Sindaco, apprezzabile se il rinvio sarà almeno sino al 31.12.2018, per permettere alla nuova Amministrazione di poter fare le proprie scelte operative, con almeno sei mesi di tempo.

La nuova Amministrazione, infatti, si troverà all’anno zero e dovrà fare in pochi mesi quello che l’Amministrazione Capacci non ha saputo o voluto fare in tre anni: affidare il servizio di raccolta rifiuti con modalità idonee a rispettare gli obiettivi di raccolta differenziata di legge (65%, oggi non si arriva al 40%) e garantire una pulizia della città degna di una Città europea, con costi accettabili per i cittadini.

Area Aperta, ben conscia della situazione, ha da tempo elaborato la propria proposta operativa da sottoporre all’esame del tavolo di lavoro da aprirsi con le liste che ne condivideranno il percorso.

Partendo dal presupposto che è impensabile chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici ed aumenti della Tari, la proposta di Area Aperta è piuttosto articolata, ma è così sintetizzabile: un sistema di raccolta porta a porta nell’area urbana, combinato con un sistema di raccolta di prossimità nelle zone cittadine dove il porta a porta avrebbe costi insostenibili, attuato mediante una società in house totalmente di proprietà del Comune di Imperia. Ciò anche al fine, a regime, di contenere i costi sui livelli attuali, laddove, con un sistema generalizzato di “porta a porta”, detti costi aumenterebbero di almeno il 50%.

Inutile fare della filosofia sul “porta a porta”, occorre essere concreti e, partendo dalle caratteristiche del nostro territorio, bisogna adeguare le scelte alla realtà cittadina imperiese e tararle al fine di evitare ulteriori aumenti della Tari”.

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