29 Marzo 2024 12:09

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29 Marzo 2024 12:09

PISCINA COMUNALE. POILLUCCI (FI): “NON BASTA PHOTOSHOP PER ELIMINARE I TANTI PROBLEMI E DISSERVIZI”

In breve: Ramone dovrà giustificare le consistenti spese effettuate a carico della Rari Nantes nel 'Ristorante C'est ci bon', o nell''Hotel Corallo', dare una spiegazione al mancato pagamento del gas per oltre 400 mila euro"

Poillucci quadrata

Piera Poillucci, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, è intervenuta in merito alla querelle sulla piscina Comunale Felice Cascione e alla mozione sull’impianto natatorio che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale.

“Vorrei intervenire in merito alla discussione inerente la piscina comunale, il suo stato, la sua gestione e l’eventuale rinnovo del contratto novennale. Innanzitutto, al di là delle opinioni politiche e non, occorre chiarire che la Mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale muove certamente dal fatto che io ho posto in evidenza i problemi inerenti limpianto natatorio comunale, ma approda nella pubblica Assemblea con la sottoscrizione di tutti i Gruppi Consiliari di Minoranza ed il Dott. Grosso, membro anche della Commissione di Vigilanza, ne è il primo firmatario. Abbiamo chiesto che l’Amministrazione, prima di provvedere in ordine al rinnovo del contratto di gestione per altri nove anni, effettui una ricognizione dello stato dell’impianto, per addivenire ad un piano complessivo dei lavori da realizzare secondo un crono-programma, decidendo anche a cura e spese di chi i detti lavori dovranno essere eseguiti. Il tutto certamente in contraddittorio con la Rari Nantes, che ne è il gestore, con gli Uffici Comunali preposti, sentito il pare della Commissione di Vigilanza. Atteso ciò, se è vero ciò che dice Ramone e cioè che ci sono minimi inconvenienti da eliminare, come due piastrelle sbeccate, qualche armadietto vetusto ed infiltrazioni dovute solo all’eccezionalità delle recenti piogge, non vedo cosa abbia da temere. I problemi saranno presto risolti e a lui tutti gli utenti della piscina saranno profondamente riconoscenti. Oppure la situazione non è questa e allora il controllo richiesto disturba e rende insofferenti, lui e Strescino? Temo che non basti mettere in scena un poco convincente ‘photoshop’ visto che ai frequentatori dell’impianto, anche ai meno attenti, non possono, purtroppo, sfuggire i tanti e gravi problemi e disservizi, così come le irregolarità che, sempre più frequentemente, sono oggetto di attenzione da parte della ASL.

Esiste certamente un modo serio di affrontare le cose, specie se si amministra la Cosa Pubblica, che il Dott. Ramone continua a confondere con casa propria. È ora di mettere sul piatto la reale situazione dell’impianto e della società. Al riguardo, gli Uffici Comunali si sono mossi e hanno chiesto, con nota del 20 marzo scorso presentata nella Commissione convocata proprio in vista della discussione della Mozione di Minoranza (guardate che coincidenza!), alla società già amministrata da Ramone, uno specifico piano industriale, per conoscere quali saranno le scelte ‘che la Rari Nantes porrà in essere per garantire la migliore gestione e fruizione collettiva della struttura’.Gli Uffici Comunali, quindi, vogliono vederci chiaro prima di dare il loro benestare al rinnovo e mi pare giusto.

Nel frattempo, è emerso anche che la società ha gravi problemi di bilancio e più della metà del suo Direttivo si è dimesso, lamentando gravi irregolarità ed errori di gestione e la società ora è priva di rappresentanza legale. Non sarà il Comune di Imperia ad ingerirsi nella gestione della Rari Nantes, non gli compete, ma sarà la società a dover dimostrare al Comune di essere in grado di ‘stare in piedi’ e di avere forze e mezzi per fornire un adeguato servizio pubblico per altri nove anni.

Ramone dovrà dimostrare ben altro e non basterà esibire qualche pannello fotografico fatto ad arte, magari dovrà giustificare le consistenti spese effettuate a carico della Rari Nantes nel ‘Ristorante C’est ci bon’, o nell”Hotel Corallo’, dare una spiegazione al mancato pagamento del gas per oltre 400 mila euro (di cui 330 mila accumulati nel 2012/2013), o perché non è più stata fatta da due anni e mezzo la manutenzione ai giardini pensili, tanto che le radici degli alberi hanno bucato la copertura, ecc… temo che dovrà esibire – e pagare – anche quella fidejussione di 130 mila euro, che reca la sua firma e quella del Vice Presidente, e che nella seduta della Commissione di Vigilanza del 24.10.2011 avevo già richiesto all’allora Presidente Todiere, visto che non ero affatto distratta ed ora non sono smemorata o poco lucida, come altri”.

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