24 Aprile 2024 18:03

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24 Aprile 2024 18:03

ELEZIONI IMPERIA 2018: IL SINDACO CARLO CAPACCI AL VOTO. “FACCIO I MIGLIORI AUGURI A CHIUNQUE VINCERÀ, SPERO FACCIA L’INTERESSE DELLA CITTÀ”/LE IMMAGINI

In breve: Alle ore 12, già oltre 7.500 persone si sono recate alle urne per esprimere la propria preferenza e, tra queste, anche il sindaco uscente Carlo Capacci.

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È finalmente arrivato l’atteso momento delle elezioni comunali a Imperia. Alle ore 12, già oltre 7.500 persone si sono recate alle urne per esprimere la propria preferenza e, tra queste, anche il sindaco uscente Carlo Capacci.

Raggiunto dai microfoni di ImperiaPost, Capacci ha commentato il termine della sua amministrazione, evidenziando ciò di cui è andato fiero durante gli ultimi 5 anni e illustrando le priorità su cui dovrà lavorare il futuro nuovo sindaco.

Carlo Capacci

“Spero che chiunque venga eletto possa portare avanti l’interesse dei cittadini e della città di Imperia. Una città che ha grandi potenzialità, sono state fatte tante cose, seminate tante cose e credo che possa germogliare e i cittadini raccoglierne i frutti. A prescindere da chi vincerà, gli faccio i miei migliori auguri di buon lavoro sperando che faccia l’interesse della città. Priorità? Il problema più grave da affrontare è il discorso di Amat e Rivieracqua.

Credo sia arrivato il momento di prendere una decisione forte su questo tema. Per il resto non vedo grosse criticità, c’è tanto lavoro da fare, ma non cose impossibili, difficili ma non impossibili. Cosa non rifarei? Non voglio influenzare qualcuno che deve ancora votare, quindi sto zitto. Per quanto riguarda quello che di cui vado fiero, credo che Imperia sia diventato un Comune più trasparente e ci sia stato anche molto più contatto con i giornalisti. Sono stato criticato perché dicevano che non parlavo con i cittadini, ma non è vero.

Credo che abbiano avuto le risposte che volevano, anche per quanto riguarda i canali social, dove ho sempre avuto modo di rispondere. Non c’è un messaggio, una richiesta, una mail rimasta inevasa in questi cinque anni. Ho risposto sempre io personalmente. Abbiamo fatto un grave errore a non fare il Puc, ma con l’eterogeneità di venute era impossibile farlo. Il valore aggiunto certamente i 18 milioni della pista ciclabile“.

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