28 Marzo 2024 11:57

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28 Marzo 2024 11:57

IMPERIA: IL PIANO OMICIDA DI NADHIR GARIBIZZO. “UCCIDERE PER VENDETTA I FIGLI DEL SUO EX AVVOCATO”/IL PUNTO SULLE INDAGINI

In breve: Iniziano a delinearsi i contorni del tentato omicidio perpetrato dall'ex medico imperiese Nadhir Garibizzo, 59anni, ai danni del figlio di 8 anni dell'avvocato Elena Pezzetta.

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Iniziano a delinearsi i contorni del tentato omicidio perpetrato da Nadhir Garibizzo, 59 anni, ai danni del figlio di 8 anni dell’avvocato Elena Pezzetta, che ha portato all’arresto dell’ex medico imperiese.

Tra i due vi sarebbero stati dei dissapori nell’ambito di una causa civile su alcuni lavori di ristrutturazione dell’abitazione di Garibizzo, che avevano portato Elena Pezzetta a dismettere il mandato. Nel corso degli accertamenti è emersa anche una denuncia, presentata da un altro avvocato, nei confronti di Garibizzo, per minacce di morte.

Nel frattempo l’ordine degli avvocati di Imperia ha annunciato di volersi costituire parte civile nell’eventuale procedimento penale a carico di Garibizzo, rendendo così incompatibili i suoi appartenenti.  Garibizzo sarà difeso dall’avvocato Alessandra Pavone. 

Garibizzo si trova rinchiuso nel carcere di Imperia e nei prossimi giorni, al più tardi venerdì, si terrà l’interrogatorio di garanzia.

La ricostruzione degli inquirenti

La Pezzetta sarebbe uscita al mattino presto per portare i due figli a scuola e al momento del fatto, nel pomeriggio, si trovava nel suo ufficio nel centro di Oneglia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Garibizzo avrebbe fatto dei sopralluoghi nei giorni precedenti nei pressi dell’abitazione dell’avvocato Pezzetta in quanto sarebbe stato visto da alcuni vicini di casa.

L’uomo, avrebbe raggiunto la casa della Pezzetta in bicicletta, poi nascosta, e avrebbe atteso alcune ore (non è chiaro quante, in particolare se fosse presente sul posto già sin dalle prime ore del mattino) prima di riuscire ad entrare approfittando del fatto che il marito dell’avvocato aveva aperto il cancelletto dell’abitazione perché avvertito dell’arrivo di un amico.

Il medico imperiese, già condannato per l’omicidio dell’ex amante, Ornella Marcenaro, di 54 anni, nel dicembre del 2001, si sarebbe così introdotto nell’abitazione e armato di coltello avrebbe detto:sto cercando l’avvocato Pezzetta”. Quando il marito del legale lo avrebbe invitato ad andarsene, Garibizzo si sarebbe scagliato contro il figlio di otto anni.

Provvidenziale l’intervento del padre del piccolo che dopo una colluttazione è riuscito a disarmare l’uomo anche grazie all’aiuto dell’amico appena arrivato sul posto. Entrambi sono rimasti feriti e refertati con prognosi di 21 e 16 giorni. 

Il marito di Elena Pezzetta, dovrà subire un intervento chirurgico a causa della lesione ad un tendine procuratosi nel corso della colluttazione con Garibizzo.

Successivamente sul posto sono intervenuti i militari del nucleo radiomobile dei carabinieri che hanno tratto in arresto il 59enne.

Nel corso della colluttazione i due uomini avrebbero detto a Garibizzo: “se non stai fermo ti ammazziamo” e lui avrebbe risposto: “Magari”. Da qui l’ipotesi sull’intenzione di Garibizzo, che con se aveva due corde di cui una già con in cappio annodato e del nastro adesivo, di farla finita subito dopo il suo folle piano omicida. Gli inquirenti, però, non escludono anche l’ipotesi che Garibizzo volesse usare le corde per legare i figli dell’avvocato.

L’uomo, oltre alle corde, aveva con se uno zaino con dentro delle magliette, dei pantaloncini, delle medicine, un pigiama. L’ipotesi, in questo caso, è che Garibizzo avesse previsto un possibile arresto nel caso in cui il suo piano non fosse andato a buon fine.

Dell’inchiesta, coordinata dal Procuratore Capo Alberto Lari e dal Sostituto Procuratore Francesca Sussarellu, si occupano i Carabinieri di Imperia. Ricostruire i movimenti di Garibizzo non sarà semplice, anche perché nei pressi dell’abitazione dell’avvocato Pezzetta non ci sono telecamere.

Nei mesi scorsi Garibizzo ha denunciato decine tra avvocati, magistrati e giudicicolpevoli, a suo dire, di archiviare le sue cause civili e di non rappresentarlo adeguatamente in sede giudiziaria.

La nota dell’ordine degli avvocati di Imperia

Il Consiglio dell’ordine degli avvocati del tribunale di Imperia ha espresso in una nota la solidarietà nei confronti della collega.

“Il Consiglio, venuto a conoscenza del vile agguato perpetrato dal noto Garibizzo Nadhir nei confronti della Collega Elena Pezzetta e dei suoi familiari, che fa seguito a numerosi comportamenti illeciti già da tempo debitamente segnalati alle Autorità competenti in danno di avvocati iscritti a questo Foro, esprime vicinanza e solidarietà alla Collega Elena Pezzetta ed intende svolgere a pieno la sua funzione di tutela degli iscritti e dell’Ordine ed in particolare manifesta l’intenzione di procedere contro il suddetto Garibizzo anche a mezzo di costituzione di parte civile nel procedimento che verrà instaurato a suo carico”.

L’omicidio dell’amante, il carcere e il ritorno alla libertà

Garibizzo è tornato in libertà nel 2011 dopo aver scontato 10 anni di carcere per l’omicidio della sua amante.

Condannato in primo grado a 15 anni e in appello a 12 , usciì nel 2011 beneficiando della buona condotta e dell’indulto. Nel dettaglio, strangolò l’amante nel studio sotto i portici di via Bonfante per poi occultarne il cadavere in un baule abbandonato presso un casolare di Aurigo.

 

 

 

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