19 Marzo 2024 08:53

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19 Marzo 2024 08:53

IMPERIA: CASA DI RIPOSO IN VIA AGNESI, LA DIREZIONE REPLICA ALLA LETTERA DI PROTESTA. “ACCUSE SENZA ALCUN FONDAMENTO, IL NOSTRO OBIETTIVO È IL BENESSERE DEGLI OSPITI”

In breve: La direzione della Casa di Riposo comunale di via Agnes replica alla lettera di lamentele pubblicata sul nostro giornale, scritta da una 43enne in riferimento all’esperienza che ha vissuto il padre 90enne, ospitato per un mese nella struttura.

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“Lamentele senza fondamento. Le cure e i trattamenti erano adeguati e modulati alle condizioni di salute ed alle possibilità dell’anziano, nell’ottica della salvaguardia e del benessere dello stesso”. È questa la replica inviata in una nota stampa alla redazione di ImperiaPost da parte della direzione della Casa di Riposo comunale di via Agnesi, in risposta alla lettera di lamentele pubblicata sul nostro giornale sabato 16 giugno, scritta da una 43enne in riferimento all’esperienza che ha vissuto il padre 90enne, ospitato per un mese nella struttura.

La stessa giornata di sabato, alla Casa di Riposo è stato effettuato un controllo dalla commissione di vigilanza dell’Asl, a seguito del quale non sarebbero emerse problematiche o irregolarità.

Ecco la replica della direzione della Casa di Riposo

“Rispetto a quanto pubblicato sabato 16 giugno sulle presunte carenze della Casa di Riposo Imperia nei riguardi di un ospite, le cui generalità sono rimaste anonime, la Direzione Generale, la Presidenza e la Direzione Sanitaria fanno le seguenti precisazioni: le lamentele della figlia dell’anziano sono sempre state ascoltate, come nostra abitudine, allo scopo di fornire la migliore qualità di assistenza ai nostri ospiti.

La lettera pubblicata, senza peraltro essere indirizzata a nessuno, è pervenuta solo nel momento in cui la stessa ha portato il padre in altra struttura, e ben diversamente da quanto riportato nella missiva; le domande ivi contenute avevano già ottenuto tutte le riposte, in quanto il contenuto era lo stesso di quanto già lamentato dalla figlia presso la Struttura, il cui personale tutto, di volta in volta, si era adoperato a fornire chiarimenti e spiegazioni.

L’Ente valuterà comunque l’opportunità di esporre tale spiacevole episodio, fonte di grave danno all’immagine per la struttura, alle autorità preposte.

Peraltro tali lamentele, come già ben chiarito alla figlia dell’ospite, apparivano senza fondamento, in quanto le cura ed i trattamenti cui era sottoposto l’ospite sono state adeguate e modulate alle condizioni di salute ed alle possibilità dell’anziano, nell’ottica della salvaguardia e del benessere dello stesso.

Preme quindi precisare che, per quanto riguarda le fotografie, dalle quali si vede un normale materasso certificato al quale è stata rimossa la fodera, si precisa che il materasso antidecubito è stato rimosso al paziente in data 7 maggio perché questi, proveniente da una struttura di riabilitazione in data 27 marzo ed entrato in istituto con lesioni da decubito ai talloni, ha avuto una guarigione totale delle stesse grazie all’operato dell’equipe , ossia progressiva mobilizzazione in rapporto alle condizioni cliniche, monitoraggio dei parametri vitali, graduale trattamento riabilitativo e consulenze specialistiche in accordo con il Medico curante).

Le pedaline della carrozzina si sono rotte durante la degenza, per tale motivo, in attesa di prenotare altro nuovo presidio, è stata fornita una comoda di proprietà dell’Ente; la stessa non aveva le pedaline come giustamente riportato, ma il paziente non aveva alcun deficit motorio agli arti inferiori e superiori, e pertanto la stessa era consona alla sue esigenze. E’ vero che l’anziano non è stato portato per un certo periodo di tempo a fare attività di animazione al piano terra, ma ciò perchè affetto da un’infzione a carico dell’apparato respiratorio e sotto cura antibiotica, e pertanto necessitante di riposo. E’ ovvio che in tali circostanze l’attività di animazione non sarebbe stata di giovamento al medesimo!

Infine per ciò che riguarda le lamentele circa l’idratazione, dietro indicazione specialistica ed a causa delle sue problematiche di salute, l’ospite poteva ingerire liquidi solo in forma di bevande addensate, regolarmente somministrate secondo il piano di idratazione del quale esiste un modulo assistenziale controfirmato dagli operatori.

La Direzione della struttura, rammaricata di quanto è stato pubblicato senza che nessuno si premurasse di richiedere un riscontro rispetto a quanto contestato dalla familiare, rivelatosi totalmente pretestuoso e senza fondamento, in occasione di un sopralluogo dell’organo di Vigilanza composto da ASL 1 Imperiese e Comune di Impera, ha sottoposto volontariamente agli stessi tutta la documentazione riguardante il paziente e di ciò è stato redatto verbale che verrà successivamente trasmesso talla Regione Liguria, come di competenza.

Le Case di Riposo ormai risentono dei tristi e riprovevoli accadimenti avvenuti in altre strutture, e la risonanza mediatica di un articolo contenente notizie non veritiere è esorbitante, ed è per questo che ci teniamo a dare le precisazioni del caso, che peraltro sono tutte scrupolosamente documentate.

La retta contestata si riferisce ad una camera singola per un paziente totalmente non autosufficiente non convenzionato ASL1 Imperiese, con pluripatologie; le rette sanitarie sono stabilite dalla legge, le quote alberghiere deliberate dal Consiglio di Amministrazione variano a seconda delle camere, che vengono scelte dal paziente o dal parente, non imposte dalla Direzione.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutto il personale della struttura che lavora con serietà, efficienza ed umanità nonostante le numerose difficoltà economiche e non, che ogni giorno si trova ad affrontare”. 


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