19 Aprile 2024 08:53

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19 Aprile 2024 08:53

OLIO D’OLIVA, L’IMPORTANZA DI CONSUMARE QUELLO LIGURE: LE RACCOMANDAZIONI DI COLDIRETTI. “SEMPRE ASSICURARSI DELLA PROVENIENZA”

In breve: "L’olio ligure ha delle grandi potenzialità sul mercato – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – essendo un prodotto d’eccellenza che vanta una tradizione antichissima"

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Sono più di 15 mila gli ettari destinati all’olivicoltura in Liguria, dove si produce da secoli un olio considerato tra i più delicati al mondo. Di questi ettari, su circa 2578, grazie a 950 olivicoltori, si produce un olio che rientra a pieno titolo sotto il marchio della DOP, come Olio Extravergine d’Oliva DOP Riviera Ligure, che conta la produzione di circa 500 mila litri all’anno. Una produzione di nicchia dalle riconosciute qualità.

Infatti l’olio d’oliva non è solo un condimento che insaporisce le pietanze, ma grazie alle sue proprietà organolettiche è un valido aiuto per combatte gli stati infiammatori e “pulire” il sistema cardiocircolatorio riducendo il colesterolo. Si stima che oggigiorno 9 famiglie italiane su 10 consumano olio d’oliva quotidianamente, seguendo uno stile alimentare fondato sulla Dieta Mediterranea, dieta dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco e che ha consentito al Belpaese di conquistare primati mondiali di longevità, con l’aspettativa di vita che sale mediamente a 82,8 anni. E questa buona abitudine ha ormai varcato i confini territoriali spopolando nel mondo, con una crescita record dei consumi di olio d’oliva che, in una sola generazione, hanno fatto un balzo di quasi il 49% cambiando la dieta dei cittadini in molti Paesi, dal Giappone al Brasile, dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna alla Germania.

Lo rende noto Coldiretti Liguria, in base ai dati forniti da Coldiretti in occasione della presentazione del più grande contratto di filiera per l’olio Made in Italy di sempre, per un quantitativo di 10 milioni di chili ed un valore del contratto di filiera di oltre 50 milioni di euro, sottoscritto da Coldiretti, Unaprol, Federolio e FAI S.p.A. (Filiera Agricola Italiana). Questa nuova apertura sarà un ottimo incentivo all’export dell’olio italiano, anche per produzioni di altissima qualità come quelle liguri.

“L’olio ligure ha delle grandi potenzialità sul mercato – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossaessendo un prodotto d’eccellenza che vanta una tradizione antichissima, e di qualità garantita dal marchio della DOP. Come Coldiretti Liguria stiamo portando avanti la questione del riconoscimento della DOP anche per un altro olio extravergine del Ponente Ligure, quello ottenuto da oliva Taggiasca, un olio simbolo del territorio e di ottima qualità che per una questione puramente burocratica non ha ancora ottenuto questo riconoscimento. Consumare olio è di fondamentale importanza per la nostra salute, ma bisogna sempre assicurarsi della provenienza. In Italia lo scorso anno sono stati prodotti 429 milioni di chili di olio a fronte di un volume di importazione che ha superato i 500 milioni, ben i 2/3 sono arrivati dalla Spagna.

Il rischio evidente è che olio straniero venga ‘spacciato’ come italiano, infatti sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati non sempre è facile capire la provenienza. È per questo che bisogna fare molta attenzione e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, o quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o, ancora meglio di acquistare direttamente dai produttori olivicoli del territorio, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica Liguria”.

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