20 Aprile 2024 05:29

Cerca
Close this search box.

20 Aprile 2024 05:29

IMPERIA RISCHIA DI PERDERE LA SEDE DELL’AUTOFIORI DOPO LA VENDITA DELLE AZIONI. I TIMORI DI RISSO (PD):”NON POSSIAMO PERMETTERCELO, IL SINDACO SCAJOLA…”/IL CASO

In breve: Preoccupazione per lo spostamento della sede dell'Autostrada dei Fiori. È quanto emerso durante la seduta odierna del Consiglio Comunale.

Schermata 2018-07-31 alle 18.52.38

Preoccupazione per lo spostamento della sede dell’Autostrada dei Fiori. È quanto emerso durante la seduta odierna del Consiglio Comunale.

La vendita delle quote Autostrada dei Fiori Spa

Durante l’ultima seduta del consiglio, il sindaco Scajola ha annunciato la vendita da parte del Comune di Imperia delle proprie quote azionarie in Autostrada dei Fiori Spa, pari allo 0,88%, alla società Salt Spa, per un incasso totale pari a oltre 3 milioni e 700 mila euro (3.779.000). Per le casse del Comune una boccata d’ossigeno decisiva per preservare gli equilibri di bilancio.

Nella giornata di oggi, il consigliere del Pd Fabrizio Risso ha portato all’attenzione del consiglio la problematica inerente al possibile spostamento della sede della società a Imperia, a seguito della cessione delle azioni, questione che, come affermato dal sindaco Scajola, è già attenzionato dall’amministrazione.

La discussione in Consiglio

Fabrizio Risso

“Capisco che occorre fare di necessità virtù, le problematiche di bilancio sono quelle che conosciamo. L’alienazione delle quote era già iniziata con l’amministrazione Capacci, era necessario farlo. Tenuto conto che le quote delle azioni dell’Autostrada dei Fiori sono già state alienate dal comune di Sanremo e dalla provincia di Imperia e che questo era un aspetto fondamentale per il mantenimento della sede dell’autostrada dei fiori a Imperia, tenuto conto l’importanza del mantenimento degli uffici a Imperia, in una città che ha già avuto problemi con la chiusura dell’Agnesi, chiedo al sindaco di attivarsi con l’azionista di riferimento, in caso di alienazione delle quote, di avere garanzie sul mantenimento degli uffici a Imperia. Non ci possiamo permettere un eventuale trasferimento degli uffici in altro posto. Spero che il sindaco si faccia carico di questo aspetto”.

Claudio Scajola

“Nessuno avrebbe venduto volentieri le azioni dell’augtostrada, non solo per un discorso di carattere di investimento perché sono azioni che finora hanno dato un buon utile, ma è vero ciò che ha detto il presidente della commissione bilancio, ovvero che non c’era un interesse dalla società che detiene l’80% dell’azionariato ad avere altre azioni. Il bilancio era in pre-dissesto, si trattava di scegliere, do da mangiare ai miei bambini o tengo il brillante di mia moglie? Di fronte al rischio di portare le tariffe già alte delle tassazioni comunali al massimo per legge e tagliare i servizi del comune, dovevamo fare questa scelta. C’è un dovere morale, conoscere per deliberare.

Le amministrazioni hanno pensato di risanare le casse del bilancio, che si è scassato perché la finanza è penalizzata da una spesa pubblica enorme dove soprattutto le regioni si mangiano le risorse e il conto lo pagano i comuni. Un altro motivo sono le “non scelte” compiute dalla scorsa amministrazione. Gagliano ha fatto una battuta “ruspante”, ma non si può negare la verità. L’amministrazione era nata da una reazione pubblica turbata dal clima precario, Lanteri ha contribuito a quella coalizione. La spesa non è stata gestita in maniera efficiente. Quando si farà il bilancio preventivo si vedranno le differenze e anche per la riscossione. Negli ultimi 2 bilanci la vendita delle azioni era prevista per far quadrare il bilancio. In 30 giorni si è fatto un miracolo. Hanno fatto una cortesia al comune di Imperia, io sono stato credibile, quindi abbiamo ottenuto un prezzo migliore, se avessimo attuato un’altra procedura avremmo avuto tempi lunghissimi e saremmo andati in dissesto. Siamo riusciti a vendere a una cifra superiore rispetto alla provincia di Savona e a molti altri. Abbiamo fatto l’affarone del secolo. Avrei preferito un bilancio non in dissesto, ma la scelta era questa. 

La preoccupazione dell’avvocato Risso è fortissima. Nel mio colloquio con i compratori ho fatto presente il problema. Ho evidenziato questo e anche che il Comune può pensare ad aspirare nella benevolenza. Se  l’ente pubblico è autorevole ha possibilità di essere considerato. In questa stretta di mano ho fatto presente quello che lei ha detto e sono fiducioso”.

Condividi questo articolo: