19 Aprile 2024 02:39

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19 Aprile 2024 02:39

CLAUDIO SCAJOLA, IMPERIA: PISTA CICLABILE, ECCO IL PROGETTO ESECUTIVO CON LA NAVETTA ECOLOGICA. “CAMBIERÀ IL VOLTO ALLA CITTÀ”/FOTO E VIDEO

In breve: Approvato dalla Giunta lo scorso 13 settembre, il progetto è stato illustrato alla città dal sindaco Claudio Scajola e dall'assessore ai Lavori Pubblici Ester D'Agostino, oltre che dai tecnici che ne hanno curato la realizzazione.

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Auditorium del Museo Navale di Imperia gremito per la presentazione del progetto esecutivo della pista ciclabile. Approvato dalla Giunta lo scorso 13 settembre, il progetto è stato illustrato alla città dal sindaco Claudio Scajola e dall’assessore ai Lavori Pubblici Ester D’Agostino, oltre che dai tecnici che ne hanno curato la realizzazione.

Oltre 600 le tabelle del progetto e 18 professionisti coinvolti: questi alcuni dei numeri illustrati nel corso della presentazione. Il percorso della Green Line è lungo 6,7 chilometri: da San Lorenzo al Mare fino all’ex stazione di Imperia Oneglia. La pista ciclo-pedonale sarà integrata da un sistema di trasporto pubblico locale innovativo, efficiente ed ecologico, come annunciato più volte dal sindaco Scajola durante la campagna elettorale.

Claudio Scajola – Le varianti

“Il progetto firmato dal sindaco Capacci con il governo prevede la tratta fra il confine della città di Imperia, torre di Prarola, fino alla stazione di Oneglia. Quel progetto firmato come parte preliminare finanzia per l’importo di 18 milioni questa tratta, su cui hanno lavorato gli uffici interni e che negli ultimi mesi abbiamo supportato con altri tecnici.

Il progetto prevede l’utilizzo del sedime ferroviario con misure molto larghe confronto alla media delle piste ciclabile e una pista pedonale. Mancavano il collegamento fra il confine di Porto Maurizio a ponente e l’allacciamento con la stazione di San Lorenzo, da levante il progetto finisce all’inizio del parco merci della stazione di Oneglia.

Il progetto prevede la valorizzazione di alcune parti di città soffocate dalla fettuccia del treno, da via Trento passano addirittura 3 binari. Valorizzazione del territorio, riorganizzazione della strada, viabilità larga e moderna, compatibile con la pista ciclabile.

Se la pista ciclabile finisce al parco merci di Oneglia e non ci collega con Diano Marina è una piccola cosa di divertimento locale. Quindi abbiamo presentato il progetto esecutivo entro il 15 settembre, sollecitato dalla presidenza del Consiglio, nonostante il taglio del finanziamento. Il nostro progetto è vincente, ha avuto tutti i pareri favorevoli, di cui il valutatore finale non solo ha detto che la valutazione era positiva ma si è anche complimentato per la fattura del progetto stesso.

Abbiamo previsto 2 varianti sostanziali, una sulla percorrenza e una sulla utilizzabilità. Su quel tratto di ferrovia c’è la larghezza comoda, senza restringere la pista ciclabile, che rimane una delle più larghe d’Europa, ma c’è anche la possibilità di un trasporto pubblico locale ecologico, su gomma, che può mettere in collegamento questa città che soffre di una viabilità interna che rende difficilissimo muoversi per i cittadini ed ha tempi certi, perché non ha l’intralcio del traffico. In quattro fermate collega il ponente e il levante della città, nei punti più importati, e garantisce a costo molto ridotto un numero di frequenze che ci mette al pari di città con una viabilità dignitosa e non arretrata.

La seconda variante è stata quella di allungare la nostra progettazione che è pronta, per collegarci a ponente alla pista ciclabile di San Lorenzo, dando una mano al Comune vicino per collegarci a costo ridotto, solo con la ciclabile, perché non c’è lo spazio oltre la galleria di Porto Maurizio per la navetta.

Sulla parte a levante, dobbiamo tendere a un bacino turistico di scambio con Diano Marina, che ha una ricezione alberghiera molto importante. Fa un milione di presenze turistiche all’anno, è parte di un bacino collegato a Oneglia, separato storicamente da un capo bellissimo. L’incompiuta cosiddetta, su cui c’era un progetto per la ciclabile, è rimasta ferma. Faremo a breve una conferenza dei servizi con il Comune di Diano Marina per quella tratta.

Che fare? Abbandonare la galleria del Berta alla naturale rovina? Può essere utilizzata per una navetta che collega la stazione di Oneglia a Diano Marina, collegando un bacino con una realtà commerciale importante di Imperia con il bacino di ricezione alberghiera di Diano Marina, affacciandoci a un turismo crescente.

Tanto più se saremo sede della Coppa America, abbiamo sicuramente bisogno di un collegamento con Diano Marina, dato che accoglierà tanti osservatori e turisti.

Queste due varianti, l’inserimento tra stazione di Oneglia e il passaggio della navetta, sono varianti pronte, che riteniamo si possa riuscire a rendere fattibili con lo stesso impegno finanziario dei 18 milioni che era nell’accordo firmato tra il mio predecessore e il presidente del Consiglio.

Questo è motivo di particolare soddisfazione per la nostra comunità, perché diventa un’opera di maggiore sviluppo che risponde a tutte le nostre esigenze”.

Della navetta ne avevo parlato anche in campagna elettorale. Gli impegni si mantengono e le promesse si mantengono. Prima di dirlo in campagna elettorale ero andato a misurarlo il tracciato ed avevo visto che era possibile. Diventato sindaco ne ho parlato con i progettisti, hanno fatto il loro lavoro e hanno visto che era possibile inserire anche una navetta ecologica, elettrica, su gomma che non interferisce con la pista ciclabile, ma che crea invece la possibilità di una mobilità veloce e certa per attraversare Imperia”.

Le dichiarazioni dell’architetto Beniamini

“La nuova pista ciclabile è lunga circa 7km e parte da San Lorenzo e va a finire alla stazione di Oneglia. Le dimensioni della ciclopista sono circa 6m dati da due zone di pista ciclabile che ammontano a circa 4,5m e a una pista per le possibili passeggiate di 1,5m.

Si è cercato di portare tutta la zona a una lunghezza di 9m per poter dare alla pista di una larghezza di 3m che può essere oltre al servizio del pulmino elettrico, la possibilità di avere interventi da parte di Vigili del Fuoco , ambulanze e via dicendo.

Il fondo della pista ciclabile sarà in asfalto ecologico, è stato predisposto nella nuova viabilità, nelle due rotonde essenziali che cambiano anche tutta la viabilità in via Trento, per cui chi la fa da padrone il verde, eliminando un discorso di prati perchè risparmiamo dal punto di vista dell’acqua e dal punto di vista della manutenzione.

In via Trento rispetto alla situazione attuale, siamo riusciti a creare una rotonda che ha lo stesso livello della stessa via. Dalla parte centrale dove attualmente c’è il sottopasso verrà realizzato un sottopasso per veicolare quello attuale dove passeranno le biciclette con una pendenza che va dal 6-8%. L’accesso invece sulla rotonda di via Trento passa sopra l’attuale sottopasso.

In questa maniera riusciamo, sia dal punto di vista ciclabile che pedonale, a fare un anello che da via Trento va a finire poi sul Ponte Impero. Stesso discorso si ha per la circolazione delle macchine, riusciamo ad andare sia sull’argine Destro che passare, cosa che oggi non succede, sul ponte Impero per arrivare alla stazione di Oneglia.

Passato il Pinte Impero si arriva sulla rotonda di Oneglia per cui anche in questo caso la viabilità è cambiata molto perchè permette di collegarci a nord e a sud con un eventuale futuro collegamento con via Berio.

L’illuminazione è tutta a led con un risparmio energetico notevole. Ci sono sia le panchine che quello che può riguardare l’arredo urbano, con una tipologia di 4 panchine che vanno messe dove ci sono le 4 fermate future del possibile bus, la cui la prima è la stazione di Oneglia, la seconda in via Trento, la terza sotto il Comune e l’ultima a Porto Maurizio.

Queste panchine sono fatte con pannelli fotovoltaici indistruttibili, quindi con la possibilità di collegarci telefonini e tutto il resto. Un top di modernità anche in questo riuso della ciclabile”.

Il progetto della nuova ciclabile a Imperia

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