19 Marzo 2024 07:07

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19 Marzo 2024 07:07

MAFIA IN LIGURIA, LA DENUNCIA DEL “SIAP”:”SITUAZIONE ALLARMANTE, SERVONO PIÙ RISORSE PER LE INDAGINI. IL PONTE MORANDI…”

In breve: "Non è possibile accettare silentemente alla lenta ma inesorabile agonia di un apparato investigativo che negli ultimi 20 anni ha perso la presenza di personale investigativo su un territorio sempre più inquinato dalla mafia - Così in una nota stampa Roberto Traverso

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“Non è possibile accettare silentemente alla lenta ma inesorabile agonia di un apparato investigativo che negli ultimi 20 anni ha perso la presenza di personale investigativo su un territorio sempre più inquinato dalla mafiaCosì in una nota stampa Roberto Traverso, Dirigente Nazionale SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia di Stato).

“La competenza distrettuale della Sezione SCO della Squadra Mobile della Questura di Genova spazia in gran parte per tutta la Liguria in collaborazione con le Sezioni delle Squadre Mobili della Liguria ma la carenza di risorse economiche e di personale sta limitando pesantemente l’efficacia operativa di un settore strategico per le indagini connesse allo sradicamento della malavita organizzata sul territorio ligure.

Lo SCO di Genova dovrebbe poter contare almeno su 30 unità (dato minimo) ma oggi il dato ammonta a nemmeno 20 operatori tra i quali c’è chi si occupa anche degli accertamenti patrimoniali.

Un dato irrisorio ulteriormente penalizzato dal fatto che è quasi impossibile garantire la presenza del personale in servizio fuori sede a causa della mancanza di fondi per pagare le trasferte. (inoltre lo SCO di Genova perderà a breve altri 3 poliziotti perché andranno in pensione)

Là situazione diventa addirittura drammatica se si considera che le Squadre Mobili delle Questure delle province di Imperia Savona e La Spezia sono praticamente al “lumicino” per non parlare delle Squadre di Polizia Giudiziaria dei Commissariati. Situazione resa ancor più grave dal fatto che la media anagrafica dei poliziotti liguri si avvicina drammaticamente ai 50 anni.

Per fare un esempio concreto basta considerare che, sotto il profilo squisitamente operativo, questi giorni sono i più importanti per poter iniziare un attento monitoraggio delle “famiglie mafiose” notoriamente presenti sul territorio ligure che sicuramente stanno già pregustando loschi profitti cercando d’insidiarsi nelle procedure d’appalto connesse alla demolizione, spostamento detriti e ricostruzione del ponte Morandi.

Ebbene, proprio in questo momento occorrerà assolutamente rinforzare il personale che indaga sul territorio visto che per fare un esempio la Squadra Mobile della Questura d’Imperia non ha nemmeno la possibilità di garantire la presenza di un poliziotto reperibile al giorno durante la settimana. Un dato assurdo!!

Detto questo appare più che evidente che in queste condizioni è praticamente impossibile che lo SCO distrettuale genovese (di per se in gravi condizioni di organico) possa coadiuvare con la Squadra Mobile d’Imperia.

L’obiettivo del SIAP è quello di scuotere un sistema istituzionale locale sempre più preoccupantemente “sopito” su un argomento delicatissimo che nei prossimi mesi potrebbe esplodere proprio a causa degli appalti che graviteranno intorno alla ricostruzione del ponte Morandi.

Abbiamo bisogno di più risorse per le indagini e pur appezzando lo sforzo del Dipartimento della P.S., che nelle ultime assegnazioni di personale ha dato un piccolo segnale di attenzione, riteniamo che per ottenere una svolta per la Liguria, occorra che la politica si svegli da un “anomalo torpore” che dura da troppi anni aprendo finalmente gli occhi su una situazione che in troppi, inspiegabilmente… non vedono”.

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