29 Marzo 2024 01:29

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29 Marzo 2024 01:29

Ventimiglia: donazione di sangue per la Polizia di Frontiera. “5 minuti del nostro tempo bastano per salvare una vita”/Le immagini

In breve: L’autoemoteca della FIDAS ha trovato posto nel parcheggio del Settore Polizia di Frontiera mentre il personale sanitario ( una dottoressa e una infermiera) ha svolto le anamnesi prima ed il prelievo poi

Polizia di Stato, che non è solo prevenzione e repressione ma anche gesti concreti di altruismo che spesso possono rivelarsi fondamentali per salvare una vita umana e la donazione del sangue è uno di quelli.

Dal 1 aprile 2018 si è costituita l’Organizzazione di Volontariato denominata Associazione Donatori e Volontari Personale Polizia di Stato Liguria, articolazione territoriale dell’omonima Associazione Nazionale, fondata a Roma nel 2003 e che vanta, tra gli iscritti, il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, Presidente Onorario.

Il progetto per la giornata odierna, condiviso anche dal personale della Polizia di Frontiera di Ventimiglia e organizzato da “Donatori nati Polizia di Stato”, ha visto, in primis, i poliziotti della Frontiera, ma anche comuni cittadini, prestarsi per la donazione.

L’autoemoteca della FIDAS ha trovato posto nel parcheggio del Settore Polizia di Frontiera mentre il personale sanitario ( una dottoressa e una infermiera) ha svolto le anamnesi prima ed il prelievo poi; il Presidente regionale della sezione Liguria dell’Associazione, Stefano Cavalleri, ha proceduto alla compilazione dei formulari dei donatori.

Oltre una decina le donazioni, segno che il messaggio è stato recepito.

Al termine, il Presidente ha ringraziato il dr Santacroce e i colleghi che con generosità si sono prestati, precisando che “Essere una rete sul territorio nazionale ci permette di dare un piccolo, ma grande contributo e noi ci saremo sempre perché, 5 minuti del nostro tempo bastano per salvare una vita da malattie importanti come: anemie croniche, emofilia, malattie del fegato, deficit immunologici o nella profilassi di infezioni come il tetano e l’epatite B. Del resto, conclude, “ il bisogno di sangue non va in vacanza”.

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