19 Aprile 2024 05:16

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19 Aprile 2024 05:16

IMPERIA. TARI. FOSSATI:”IL GOVERNO HA RIMESCOLATO LE CARTE. L’ASSESSORE ABBO E’ CONFUSO. NEL 2014 I CITTADINI PAGHERANNO DI PIU'”

In breve: Dopo il Consiglio Comunale di ieri, 30 giugno, il capogruppo di Imperia Riparte, Giuseppe Fossati ha voluto fare delle ulteriori specificazioni in merito alla TARI dichiarando che non ci sono riduzioni rispetto alla TARES del 2013, ma anzi un aumento della pressione fiscale.

Giuseppe Fossati

Imperia. Dopo il Consiglio Comunale di ieri, 30 giugno,  il capogruppo di Imperia Riparte, Giuseppe Fossati ha voluto fare delle ulteriori specificazioni in merito alla TARI dichiarando che non ci sono riduzioni rispetto alla TARES del 2013, ma anzi un aumento della pressione fiscale.

Nuovamente assente il Presidente Strescino, intento a scambiarsi messaggi cifrati ed in politichese con il PD e la maggioranza, il Consiglio di ieri era incentrato su pratiche finanziarie. Dopo aver messo una pezza al pasticcio dell’approvazione illegittima del bilancio consuntivo 2013 (annullamento e nuova approvazione della pratica) si è discusso di TARI, la nuova tassa sui rifiuti.

Al di là degli aspetti tecnici, lungamente dibattuti in aula, che poco interessano ai cittadini, qual è il risultato finale? I cittadini pagheranno di più o di meno della terribile TARES 2013? Dopo una martellante campagna di stampa volta a propagandare strabilianti riduzioni un po’ per tutti, ieri l’Assessore Abbo ha ribadito che vi erano “buone notizie” per gli Imperiesi, perché questa brillante amministrazione stava proponendo una TARI mediamente è più bassa di circa il 10% della odiata TARES, sostituita dalla nuova imposta. Tutti i cittadini, quindi, secondo l’Assessore, avranno un risparmio rispetto a quanto pagato nel 2013. Ma è realmente così?

Assolutamente no, se non si crede al sottoscritto, si chieda al proprio commercialista. La realtà è che nel 2014 la grande massa dei cittadini pagherà di più di quanto pagava con la TARES. Sarebbero queste le “buone notizie” dell’Assessore Abbo? Occorre dire le cose come stanno. Nel 2013 si è pagata l’IMU (imposta sulla proprietà di immobili) e la TARES, che finanziava sia la raccolta e smaltimento dei rifiuti, sia i c.d. “servizi indivisibili” (illuminazione pubblica, sicurezza, anagrafe, ecc.).

Nel 2014, la geniale trovata comunicativa del Governo: rimescoliamo le carte, “facite ammuina” (in napoletano: fate confusione), così aumentiamo la pressione fiscale ma i cittadini non se ne accorgono, anzi, poveracci, magari si bevono la panzana che l’abbiamo ridotta. Quindi, via l’odiata TARES (ed il popolo bue ringrazia) ed istituzione della IUC (Imposta unica comunale) che ha tre componenti: IMU, la TARI e la TASI.

Cosa sono la TARI e la TASI? La TARI finanzia solo la raccolta e smaltimento dei rifiuti, la TASI finanzia solo i c.d. “servizi indivisibili”. In sostanza la TARES è stata sdoppiata in TARI e TASI e la somma delle due sarà, ovviamente, superiore alla vecchia ed odiata TARES (si è mia visto un governo, di qualsivoglia colore, abbassare realmente le tasse?). La TASI, infatti, si calcola sulla base imponibile IMU, può essere ripartita tra proprietario ed inquilino, graverà anche sulle prime case, può arrivare al 3,3 per mille del valore dell’immobile. Una mazzata, per tutti. Non è quindi vero che con la TARI si è abbassato quanto si pagava con la TARES: si mischiano, volutamente, le pere con le mele. La TARES era una cosa diversa dalla TARI, copriva anche servizi diversi, che continueremo a pagare, come e più di prima con la TASI. Solo sommando la TASI e la TARI si può fare un paragone quantitativo con la TARES. Sebbene sia un affermato professionista del settore, forse anche l’Assessore è rimasto confuso dalla propaganda governativa e dalla, assolutamente voluta, confusione comunicativa conseguente? Un dato è certo: quella di oggi è solo propaganda e della peggiore specie, perché è una sonora presa in giro dei cittadini. Del resto, in linea con le prese in giro del governo centrale. Facite ammuina. Appunto.

P.S. (Pare falso) Ordine della Real Marina del Regno delle due Sicilie (1841): « All’ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à”. N.B.: da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno. »

c.s.

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