25 Aprile 2024 02:02

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25 Aprile 2024 02:02

IMPERIA. IL CASO AGNESI IN CONSIGLIO. FOSSATI: “MAGGIORANZA DEBOLE, DISARMATA E ACCONDISCENDENTE VERSO COLUSSI”

In breve: Il capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati è intervenuto in merito al consiglio comunale dello scorso 8 settembre con all'ordine del giorno il caso Agnesi. Sulla Tasi: "Deliberato al massimo consentito dalla legge l’aliquota"

Giuseppe Fossati

Il capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati è intervenuto in merito al consiglio comunale dello scorso 8 settembre con all’ordine del giorno il caso Agnesi.

“Nel Consiglio Comunale l’Amministrazione Capacci ha dato il ‘meglio’ di sé. Ha respinto la mozione ‘salva Agnesi’, promossa da Imperia Bene Comune e che aveva raccolto la sottoscrizione di oltre 5.700 cittadini in pochi giorni e ha poi deliberato al massimo consentito dalla legge l’aliquota Tasi (Tassa sui Servizi Indivisibili), la nuova tassa comunale regalata agli italiani dal governo PD-NCD.
Con l’introduzione dell’aliquota massima della Tasi prima casa, cui seguirà il preannunziato aumento al massimo di legge dell’IMU sulla seconda casa, agli imperiesi è stata servita la politica di bilancio dell’Amministrazione Capacci: tasse al massimo, a fronte di servizi, oggettivamente, al minimo.
Del resto, la politica clientelare messa in atto dal suo insediamento, con amici e candidati non eletti piazzati un pò ovunque, dalle partecipate, alle segreterie, agli incarichi professionali, così come il preannunziato nuovo assessore, non vanno certo nella direzione della riduzione della spesa.
Con la scelta di applicare l’aliquota massima, la nuova imposta porterà nelle casse del Comune circa 2.500.000,00 euro, ben 700.000,00 euro in più rispetto alla soppressa IMU prima casa: un aumento del gettito di quasi il 40%.
Per rendere l’idea, è un pò come se l’Amministrazione avesse reintrodotto l’IMU prima casa, aumentandola però del 40%.
Invece di diminuire le uscite, tagliando la spesa, l’Amministrazione ha scelto di aumentare le entrate, torchiando al massimo i cittadini. Ovviamente ho votato contro.
L’Amministrazione fa esattamente l’opposto di quello che si dovrebbe fare.
Sulla mozione “salva Agnesi”, c’è poco da dire, le parole del Sindaco e della sua maggioranza hanno reso chiaro come questa maggioranza sia debole, disarmata e accondiscendente verso Colussi, incapace di assumere decisioni e iniziative forti. Ritengo che non si possa nutrire nessuna fiducia nella ‘disponibilità’ manifestata da Colussi a sedersi ad un tavolo per trattare solo (non si capisce poi perché) con il Sindaco.
Nessuna fiducia, sia perché Colussi ha preso in giro il Sindaco per un anno (basta leggere le dichiarazioni rese, dalla ‘visita elettorale’ del 21 maggio 2013 in poi), sia perchè Colussi ha già assunto e sottoscritto impegni con il Comune di Imperia, al tempo Sindaco Sappa, e non li sta rispettando, sia perché, quando sento il Sindaco dire che lui è un imprenditore e sa come ragionano gli imprenditori, mi viene in mente la famosa barzelletta sugli avvocati.
Più o meno è così: “Sapete cosa succede se un avvocato cade in una vasca piena di piranha affamati? Nulla. Tra colleghi ci si mette sempre d’accordo”.

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